Le regioni più a rischio povertà nel mondo. Ci sono anche due italiane

Andrea Fabbri

24 Ottobre 2025 - 05:23

Uno studio europeo sul rischio povertà mette in classifica due regioni italiane. Ecco quali sono e perché i dati non vanno sottovalutati

Le regioni più a rischio povertà nel mondo. Ci sono anche due italiane

Sale l’allarme per i dati pubblicati da Eurostat e diffusi nella Giornata internazionale per l’eradicazione della povertà.

Secondo lo studio 93 milioni di persone, circa il 21% dell’intera popolazione europea, è a rischio povertà o esclusione sociale.

Numeri allarmanti per il Vecchio Continente e, se possibile, ancora di più per l’Italia. Tra le 243 regioni europee analizzate (93 delle quali superano la soglia di pericolo) soltanto la Guyana francese ha un rischio superiore a quello della Campania e della Calabria.

Quello che stupisce, a livello italiano, è la disparità di sviluppo tra i diversi territori. Il Trentino Alto Adige, per esempio, è la regione europea con la percentuale di rischio più bassa in assoluto.

La Campania e la Calabria sono a rischio povertà

I dati pubblicati da Eurostat lasciano poco spazio alle interpretazioni. La Campania e la Calabria si piazzano ultima e penultima tra quelle localizzate “fisicamente” in Europa. Nelle due regioni del Sud le persone che potrebbero superare la soglia di povertà sono rispettivamente il 43,5% e il 48,8% del totale.

Peggio di noi ha fatto soltanto la Guyana Francese, territorio localizzato nel Mar dei Caraibi, con un rischio povertà del 59,5%.

Un’Italia profondamente divisa

Quello che stupisce di più, però, sono le molte “velocità” a cui si muovono le diverse regioni italiane. È tutto il Mezzogiorno a essere a rischio, comprese regioni come il Lazio e l’Abruzzo. La Sicilia, soltanto per fare un altro esempio, è a quota 40,9% (quartultima), mentre la Puglia fa solo leggermente meglio con il 37,3% dei residenti a rischio povertà.

Rispetto alle rilevazioni dell’anno precedente Campania e Sicilia hanno registrato un leggero miglioramento, mentre in Calabria e in Puglia la situazione è peggiorata, seppur di pochi punti decimali.

Al contrario, il Nord (Umbria e Marche comprese) sembra passarsela decisamente meglio. In vetta alla classifica europea delle regioni a minor rischio povertà ci sono moltissime italiane: il Veneto è a quota 12,4%, così come il Friuli Venezia Giulia, le Marche sono all’11,8%, la Valle d’Aosta al 10,7%, l’Emilia Romagna al 10,1%.

In vetta alla classifica, ed è una vera sorpresa, si trova il Trentino Alto Adige. A fare da traino alla regione è la provincia autonoma di Bolzano che, con soltanto il 6,6% degli abitanti a rischio povertà, è il territorio più “ricco” di tutta l’Europa.

Come sta il resto dell’Europa

Allargando il quadro all’Europa, emerge una situazione che non lascia dormire sonni tranquilli alle istituzioni.

Nel 2024 in ben 25 regioni europee il 33% della popolazione è risultata a rischio povertà. Il Paese con il maggior numero di regioni in crisi è stato la Grecia con 5, seguito dalla Spagna, dall’Italia, dalla Bulgaria e dalla Romania con 4.

Discorso a parte merita la Francia, con 3 regioni “povere”, tutte localizzate in territori di oltremare fuori dagli attuali confini geografici dell’Europa.

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