Le 10 parole che i bugiardi usano sempre, secondo l’intelligenza artificiale

Davide Galasso

17 Agosto 2025 - 21:36

Come riconoscere un bugiardo? Ovviamente non esiste un metodo preciso ma, secondo l’AI, chi dice più bugie tende a utilizzare molto spesso alcune parole, vediamo quali.

Le 10 parole che i bugiardi usano sempre, secondo l’intelligenza artificiale

Come riconoscere un bugiardo? Ci sono delle parole che, chi tende a mentire, utilizza più spesso?

Ovviamente, non esiste un vocabolario universale dei bugiardi, ma sembra che alcune espressioni tendano a comparire più spesso nei discorsi di chi mente rispetto a quelli di chi è più sincero.

La spiegazione è semplice. L’intento è quello di risultare più credibili con delle frasi che però, se ripetute troppo spesso, sono controproducenti e risultano forzate, esponendo così il “pinocchio” della situazione al rischio di essere smascherato.

Come riconoscere un bugiardo?

Tuttavia, prima di procedere, è doveroso puntualizzare che non esiste alcun metodo ufficiale e attendibile per “sgamare” i bugiardi, soprattutto se ci si basa sulle terminologie utilizzate dalle persone.

La ricerca in psicologia, infatti, suggerisce che individuare chi mente è un processo molto più complesso di quanto si possa immaginare e soffermarsi su singole parole, o frasi, non basta.

Mentire è un processo cognitivo che coinvolge diversi aspetti della comunicazione verbale e non verbale e gli esperti parlano della possibilità di cogliere alcuni indizi sulle bugie, ma non delle prove certe.

Si pensi, ad esempio, che anche l’attendibilità della celebre macchina della verità, divenuta famosa grazie a diversi film, è stata messa in forte discussione. Questo a dimostrazione di come il processo di individuazione di un bugiardo, anche se basato su parametri fisiologici (come avviene nel macchinario) sia davvero difficile.

Alcuni segnali, però, possono emergere dalla combinazione di alcuni aspetti, anche se sono complessi da cogliere per chi non ha studiato la prossemica e la comunicazione non verbale.

Ad esempio, il contatto visivo, i movimenti delle mani, la postura e il tono di voce possono essere delle spie sottili per rilevare le menzogne, ma la certezza assoluta che si tratti di una bugia non c’è quasi mai.

Detto ciò, forse vi starete ancora chiedendo se esistono delle parole più tipiche di chi è bugiardo. La risposta è . Infatti, anche se nessuna parola è di per sé “bugiarda”, alcune espressioni sono più frequenti (a livello statistico) nei discorsi di chi mente.

le 10 parole che i bugiardi usano sempre, secondo l’IA

Abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale, in particolare a ChatGPT, quali sono, secondo lei, le 10 parole che i bugiardi usano sempre. Ecco cosa ci ha risposto.

  1. “Onestamente”: spesso, è utilizzato per sembrare più sinceri, ma ha l’effetto opposto; chi è davvero onesto, infatti, raramente sente il bisogno di sottolinearlo.
  2. “Ti giuro/Giuro su Dio (o su mia madre, ecc.)”: non è raro che l’enfasi eccessiva su un giuramento non sia altro che un tentativo disperato di nascondere qualcosa, soprattutto tra i più giovani.
  3. “Perché dovrei mentirti?”: questa espressione viene spesso utilizzata come meccanismo di difesa preventiva al fine di spostare la conversazione sull’assurdità della menzogna piuttosto che sui fatti reali.
  4. “Non ricordo bene”: un modo per perdere tempo o evitare una risposta diretta.
  5. “A dire il vero”: in maniera simile a “onestamente”, può essere un tentativo di apparire trasparenti quando non lo si è.
  6. “Non è come pensi”: un classico di quando si viene scoperti, utilizzato per confondere o ribaltare la narrazione.
  7. “Te lo stavo per dire”: a una bugia segue spesso un’altra bugia. L’intento è quello di minimizzare il fatto che si stava nascondendo qualcosa.
  8. “Stai esagerando”: sminuisce la relazione con l’altro, spostando il problema sull’interlocutore.
  9. “Tutti fanno così”: usata come tentativo di normalizzare un comportamento scorretto.
  10. “Mi fraintendi sempre”: anche questa un modo egoistico per scaricare la colpa sulla percezione dell’altro.

Insomma, secondo l’intelligenza artificiale, se una persona ripete con frequenza queste cose, forse, sta nascondendo qualcosa o non ce la sta raccontando giusta.

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