Tutte le informazioni sul nuovo bando per lavorare nei Comuni italiani senza concorso. A chi è rivolto e come partecipare.
Non sempre chi vuole lavorare in Comune deve passare attraverso i classici concorsi pubblici.
I bandi dell’Asmel, infatti, permettono di velocizzare molto i passaggi di candidatura e rispondere direttamente agli interpelli comunali per l’assunzione.
D’altronde, gli Enti locali hanno un grande bisogno di personale per far fronte ai numerosi cambiamenti in corso e garantire il turnover, così come tantissimi cittadini vogliono un’occupazione stabile, vicina al territorio e utile pubblicamente. A tal proposito, il nuovo bando dell’Asmel contiene numerosi profili professionali, risultando così aperto a laureati, diplomati e operai specializzati per diversi settori.
Ecco tutte le informazioni a riguardo.
Cos’è l’Asmel e come funziona l’assunzione
Asmel è l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti locali, di cui sono soci ben 4.678 Comuni italiani.
Questa associazione, interamente costituita da soggetti pubblici, è stata fondata nel 2010 per favorire l’innovazione tecnologica delle amministrazioni pubbliche locali, con particolare riguardo a piccoli e medi Comuni. Questi ultimi hanno maggiore difficoltà a causa delle risorse contenute, ma anche maggiore necessità visto che rivestono un ruolo centrale nell’economia produttiva del Paese. Va detto che la funzione dell’Asmel non è di sola rappresentanza, ma si traduce in interventi mirati per accompagnare i Comuni nella gestione degli appalti digitali, nella trasparenza e nella formazione, senza scavalcare le autonomie locali.
Un’importante parte di questo supporto risiede proprio nel reclutamento del personale, per il quale l’Associazione ha indetto ora il quarto maxi bando, agevolando l’incontro tra cittadini e amministrazioni.
I bandi dell’Asmel servono infatti a selezionare tra i cittadini che presentano la domanda i profili professionali richiesti dai Comuni, inserendoli poi nell’Elenco idonei. Da qui, le amministrazioni locali possono procedere direttamente all’assunzione dei candidati necessari mediante gli interpelli. Questa procedura, complementare rispetto agli ordinari bandi di concorso, è particolarmente veloce ed efficiente, risultando vantaggiosa anche per i cittadini stessi oltre che per i Comuni.
Molto semplicemente, bisogna presentare la propria candidatura, scegliendo tra diversi profili professionali, comunicando tutte le proprie esigenze e preferenze, per poter poi partecipare alla selezione nazionale. Una volta superato questo passaggio, a seconda dei criteri richiesti e dei requisiti posseduti dal candidato, avviene l’inserimento nell’elenco apposito, consentendo ai cittadini di esser facilmente individuati da tutti i Comuni associati. Dal 2021 a oggi grazie a questo metodo sono avvenute 1.000 assunzioni, oltre a 500 ancora in corso.
Come fare domanda
Il bando Asmel che permette di lavorare nei Comuni è disponibile sull’apposito portale dal quale è possibile presentare la propria candidatura fino alle ore 12:00 del 30 ottobre 2025. Per inviare la domanda è necessario accedere attraverso l’identità digitale Spid, completare le informazioni richieste e selezionare la posizione preferita. In particolare, il nuovo maxi bando si rivolge a un totale di 37 profili professionali molto variegati.
Sono richiesti funzionari amministrativi, agronomi, istruttori di vigilanza, psicologi, messi notificatori, giardinieri, muratori, educatori di asili nido e molto altro ancora. I requisiti specifici variano ovviamente a seconda del profilo professionale, ma l’ampia varietà di posizioni offre opportunità a moltissimi cittadini, con tutti i titoli di studio. Le posizioni disponibili sono raggruppate nelle seguenti aree:
- operatori esperti;
- istruttori;
- funzionari ed elevata qualificazione.
In fase di candidatura, quando sarà necessario inserire i dati richiesti dal bando specifico, sarà anche possibile richiedere l’impiego presso i Comuni del proprio territorio. Per i lavoratori ciò significa restare più vicini alla propria residenza e conciliare al meglio l’attività lavorativa con la vita personale, mentre le amministrazioni beneficiano della motivazione e della conoscenza dei residenti. Nulla vieta, comunque, di estendere la propria disponibilità altrove. Per completare la candidatura è necessario allegare alcuni documenti e autocertificazioni, per lo più titoli di studio, abilitazioni e patenti di guida.
In questa sede sarà necessario allegare anche la documentazione medica relativa a disabilità ai sensi della legge n. 104/1992 o disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa) accertati. Infine, è necessario un indirizzo Pec personale per le comunicazioni e pagare una tassa di iscrizione attraverso PagoPa (o attraverso l’avviso di pagamento presso Atm e sportelli abilitati) per ogni profilo di candidatura. A registrazione ultimata, non resta che attendere novità sulla selezione, che avverrà su scala nazionale. Chi sarà inserito negli Elenchi idonei potrà quindi partecipare agli interpelli comunali, per i quali è necessario monitorare le fonti istituzionali.
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