Nell’ultimo rapporto OPEC le previsioni su domanda e offerta del greggio. Cosa sta per accadere ai prezzi del petrolio?
Mentre i prezzi del petrolio continuano a calare, l’OPEC ha diramato il suo report con le previsioni su domanda e offerta per i prossimi mesi. Cosa succederà al greggio?
Il cartello ha mantenuto invariate le sue proiezioni di crescita della domanda globale di petrolio nel 2025 e nel 2026, sebbene rimangano considerevolmente superiori a quelle di altri operatori del settore energetico. I riflettori, però, sono accesi oggi più che mai sull’offerta visto che ultimamente le quotazioni sono in profondo calo e il timore è che ci sia troppo oro nero sul mercato. La prima conseguenza sarebbe un livello di prezzi così basso da non essere conveniente per gli operatori.
Sul fronte dell’offerta, l’OPEC ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita delle forniture da parte degli Stati Uniti e di altri produttori al di fuori del gruppo OPEC+ quest’anno e ha affermato di aspettarsi una spesa in conto capitale inferiore in seguito alla diminuzione dei prezzi.
L’OPEC e le previsioni sul petrolio: cosa sta per accadere?
Nel suo rapporto mensile pubblicato mercoledì, l’OPEC ha affermato che la produzione di petrolio dei paesi al di fuori dell’alleanza aumenterà di circa 800.000 barili al giorno nel 2025, in calo rispetto alla stima di 900.000 barili al giorno del mese scorso.
Il cartello, che comprende i membri dell’OPEC, la Russia e altri produttori alleati, ha faticato negli ultimi anni a stabilizzare il mercato a fronte dell’aumento della produzione di petrolio di scisto statunitense e di altri paesi terzi. Un rallentamento di tale crescita faciliterebbe una gestione più efficace dell’offerta da parte dell’OPEC+.
Il gruppo ha inoltre segnalato una prevista riduzione del 5% della spesa in conto capitale per l’esplorazione e la produzione di petrolio al di fuori dell’OPEC+ nel 2025. Ciò fa seguito a un aumento di 3 miliardi di dollari negli investimenti del 2024, che ha portato la spesa totale a 299 miliardi di dollari.
Di recente, i prezzi del petrolio hanno subito un’ulteriore pressione in seguito alla decisione dell’OPEC+ di accelerare gli aumenti della produzione a maggio e giugno, nonché all’introduzione di nuovi dazi commerciali da parte del presidente Donald Trump.
Nonostante le difficoltà economiche globali, l’OPEC ha mantenuto invariate le sue previsioni di crescita della domanda di petrolio per il 2025 e il 2026, dopo averle ridotte il mese scorso. La decisione riflette i dati aggiornati del primo trimestre e l’influenza delle mutevoli dinamiche commerciali.
Il gruppo ha accolto con favore il recente accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, definendolo un segnale di potenziale stabilizzazione a lungo termine.
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