La terza guerra mondiale è un progetto che arriva da lontano

Lorenza Morello

18 Giugno 2025 - 14:03

Un oscuro disegno tra massoneria, guerre mondiali e poteri occulti: la visione di Albert Pike dal 1871 che sembra anticipare eventi storici e conflitti ancora oggi attuali.

La terza guerra mondiale è un progetto che arriva da lontano

“La Terza guerra mondiale deve essere fomentata approfittando delle differenze causate dagli agenti degli Illuminati fra i sionisti politici ed i capi del mondo islamico.
La guerra deve essere condotta in modo tale che l’Islam e il sionismo politico si distruggano reciprocamente.
Nel frattempo le altre nazioni, una volta di più divise su questa circostanza saranno costrette a combattere fino al punto di un completo esaurimento fisico, morale, spirituale ed economico…”

Questa affermazione, che potrebbe essere tratta da un qualsiasi quotidiano odierno, è stata in realtà scritta nel 1871. Sì, avete capito bene, nel 1871.

A rogare questo scritto fu un un personaggio di cui troppo poco si parla, di nome Albert Pike.

Ne avete sentito parlare? Se sì, pochi di voi. Non stupisce affatto che tra gli analisti che hanno piazzato le tende sui media mainstream nessuno ne parli. L’ignoranza da una parte e il servilismo dall’altra, com’è noto, tagliano la voce a chi anche solo provi ad accennare una visione più articolata dei temi. E tacciare di “complottismo” chiunque ci provi è l’arma più scontata di questo esercito di melma. Ma tant’è.

Se non sapete chi è e perché è rilevante, ve lo racconto io. Nato a Boston nel 1809, Pike fu un avvocato, giornalista e generale dell’esercito degli Stati Confederati d’America.

È ritenuto a tutt’oggi il Papa (ed il papà) della massoneria di rito scozzese.

Nell’agosto del 1825 fu ammesso ad Harvard ma, dopo aver rifiutato la regolarizzazione dei pagamenti delle tasse scolastiche, a complemento degli esami dei primi due anni che aveva superato, continuò gli studi da autodidatta e divenne insegnante in varie città dello Stato.
Avido collezionista di libri, di sé amava dire “sono capriccioso nelle mie letture”.

Studiava con grande interesse le religioni, anche quelle scomparse da secoli e la filosofia delle culture antiche, che – diceva – lo aiutavano a meglio comprendere l’intera umanità.
Aveva una spiccata simpatia per i nativi americani, che rispettava assai più di quanto non rispettasse la sua stessa razza.

Visse alcuni anni di caccia e commercio trasferendosi ad ovest poi, nel 1833, riprese gli studi in legge e nel 1837 divenne Advocate.

In Massoneria, ricoprì la funzione di Sovrano Gran Commendatore dal 1859 fino alla sua morte, nel 1891.

In un discorso del 1889, tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria, il generale Pike aveva pronunciato parole che ancora oggi danno vita a ampi dibattiti:
“Ciò che dobbiamo dire alle folle è che (…) la religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferina.
Lucifero è Dio e sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non v’è luce senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero, l’assoluto può esistere solo come due divinità: essendo l’oscurità necessaria alla luce per servirle da contrasto…”

Ma ciò che più rileva ai fini della presente è una fitta corrispondenza intrattenuta con Mazzini. Ai fini del nostro studio sono significative due lettere in particolare: quella che Mazzini inviò al Pike il 22 gennaio 1870 e quella del Pike a Mazzini datata 15 agosto 1871. Jean Lombard annota che questa corrispondenza si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede del Rito Scozzese di Washington, ma di consultazione vietata. Tuttavia la lettera di Albert Pike, scritta il 15 agosto 1871, venne una volta esposta al British Museum Library di Londra. Là un ufficiale di marina canadese, il commodoro William Guy Carr (presente in veste di consulente per gli Stati Uniti alla Conferenza di San Francisco del 26 giugno 1945) poté prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto nel libro citato *Pawns in the Game*.

In queste lettere esponeva chiaramente gli scenari che si sarebbero dovuti verificare con le 3 guerre mondiali.

Della terza abbiamo parlato in apertura di questo scritto. Ma, per capire se questa (che più che una profezia suona come un vero e proprio disegno) analizziamo ciò che Pike, molto prima che le altre si verificassero, disse (o, meglio, progettò) delle altre 2 guerre mondiali.

“La prima guerra mondiale – scriveva – deve essere determinata per consentire agli Illuminati di distruggere il potere degli Zar in Russia e di rendere quel paese una fortezza del comunismo ateo.
Le divergenze causate dagli agenti degli Illuminati fra gli imperi britannici e germanici saranno usate per fomentare questa guerra. Alla conclusione della guerra, il comunismo sarà sviluppato ed usato per distruggere gli altri governi e per indebolire le religioni.”

La guerra del ‘15/‘18 e la rivoluzione russa sono andate così, indubbiamente.

Pike anticipò anche quella che sarebbe stata la seconda guerra mondiale (si noti che lui non parla come qualcuno che profetizza ciò che accadrà, nei suoi scritti parla usa il verbo “fomentare”):

“La seconda guerra mondiale – scrive Pike a Mazzini – deve essere fomentata approfittando delle differenze fra i fascisti ed i sionisti politici. Questa guerra deve essere determinata in modo da distruggere il nazismo e che il sionismo politico sia abbastanza forte per istituire uno stato sovrano di Israele in Palestina

E anche stavolta, pare proprio che la storia gli dia ragione sul secondo conflitto mondiale.

Veniamo ora alla terza guerra mondiale. Come ripreso in apertura, il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra:

“Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l’effetto dell’ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l’adorazione, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell’ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!”

Non vi sembra ciò che sta accadendo? Addirittura viene descritto il luogo del conflitto (che corrisponde all’attuale striscia di Gaza).

Quando Mazzini morì nel 1872 nominò suo successore un altro capo rivoluzionario, Adriano Lemmi. A Lemmi più tardi sarebbero succeduti Lenin e Trotzkij. Le attività rivoluzionarie di tutti costoro vennero finanziate da banchieri inglesi, francesi, tedeschi e americani.

È noto che, mentre al grande pubblico era lasciato credere che il Comunismo fosse un movimento di lavoratori per distruggere il Capitalismo, gli ufficiali dei Servizi di Informazione inglesi e americani erano in possesso di autentica evidenza documentaria comprovante che capitalisti internazionalisti operanti attraverso i loro istituti bancari avevano finanziato entrambe le parti in ogni guerra e rivoluzione combattute dal 1776. Così come continua ad accadere oggi. Dove tutte le Banche mondiali, in una struttura piramidale, portano allo stesso asset di azionisti e proprietari.

A parlare di coincidenze si è ridicoli, a tacciare di complottismo ancora di più. Meglio sarebbe aprire gli occhi, prima che sia troppo tardi.

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