In quali Comuni c’è in vigore la Tari in quali entro in vigore nel 2026? Vediamo dove la tassa dei rifiuti si paga in base ai conferimenti.
Per chi vive in uno Comuni dell’Emilia Romagna in cui è in vigore la TCP, l’importo da versare per la tassa sui rifiuti varia in base a quanta immondizia indifferenziata butti. Nel 2026 i Comuni della Regione che passeranno alla TCP sono 39.
La tariffa puntuale per i rifiuti continua ad allargare il suo raggio di azione e in molti Comuni si passa dal calcolo forfettario della Tari a sistemi che permettono di legare il costo del servizio ai rifiuti indifferenziati prodotti. A essere premiato è il cittadino virtuoso, che differenzia il più possibile e riduce al minimo i rifiuti indifferenziati.
Il passaggio dalla Tari alla TCP dovrebbe rendere i cittadini più virtuosi, visto che avranno un effettivo risparmio dal differenziare bene i rifiuti.
Come funziona la TCP in Emilia Romagna
Il nuovo sistema consente di associare l’utenza al rifiuto indifferenziato. Per contabilizzare i rifiuti indifferenziati ci sono diversi modi: nei territori serviti da Hera si usa la Carta smeraldo. Il cassonetto è dotato di una chiave elettronica per ogni utenza, associando, con il chip identificativo, i rifiuti prodotti da ogni utenza, che vengono memorizzati sulla carta.
In altri Comuni è previsto il cassonetto per la raccolta porta a porta e in questo caso si contano gli svuotamenti richiesti. I conferimenti massimi compresi nel prezzo della TCP per ogni famiglia sono 52 all’anno (una volta a settimana). Per i single, invece, saranno considerati compresi nella tassa soltanto 26 conferimenti (1 volta ogni quindici giorni). Ogni conferimento oltre quelli previsti prevede un pagamento in più.
In quali Comuni è in vigore la TCP?
Come abbiamo detto, i Comuni dell’Emilia Romagna in cui nel 2026 entrerà in vigore la TCP sono 39:
- Città di Piacenza;
- Agazzano;
- Bobbio;
- Borgonovo Val Tidone;
- Pianello Val Tidone;
- Calendasco;
- Gazzola;
- Gragnano;
- Ziano Piacentino;
- Trebbiense;
- Piozzano;
- Rivergaro;
- Rottofreno;
- Calestano;
- Langhirano;
- Lesignano de Bagni;
- Varano de Melegari;
- Varsi;
- Cadelbosco di Sopra;
- Castelnovo di Sotto;
- Montecchio Emilia;
- Castel del Rio;
- Medicina;
- Castel Guelfo di Bologna;
- Zola Predosa;
- Sasso Marconi;
- Fontanelice;
- Borgo Tossignano;
- Castelnuovo Rangone;
- Zocca;
- Castelvetro di Modena;
- Russi;
- Castel Bolognese;
- Casola Valsenio;
- Riolo Terme;
- Solarolo;
- Roncofreddo;
- Mercato Saraceno;
- Sarsina.
Questi Comuni si sommano a quelli che hanno aderito negli anni passati, tra i quali ricordiamo a titolo non esaustivo, Imola, Ravenna, Baricella, Bagno di Romagna, Cadeo, Cervia, Gambettola, Granarolo dell’Emilia, Grizzana Morandi, Premilcuore, Ravenna, Salsomaggiore Terme, San Pietro in Casale, Savignano sul Panaro, Soragna, Modena, Casalecchio di Reno, Carpi, Forlì, Bologna, Mordano, Camposanto, Guiglia, San Prospero, Bomporto, Novi di Modena, Castelfranco Emilia.
Nel 2027 è previsto, invece, che due altri Comuni scelgano l’applicazione della TCP: Alseno e Sant’Ilario d’Enza.
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I conferimenti gratuiti
Con la nuova tariffazione i conferimenti gratuiti riconosciuti all’utenza, sia nei bidoni per la raccolta porta a porta che nei cassonetti stradali, dipendono dai componenti del nucleo familiare.
Per le famiglie mono componenti sono riconosciuti un massimo di 26 conferimenti gratuiti l’anno. Per le famiglie composte da sei o più persone i conferimenti gratuiti l’anno sono 52. Per le famiglie composte da quattro persone sono previsti 47 conferimenti già compresi nella tariffa ogni anno.
In ogni caso, per le famiglie con bambini piccoli che producono anche pannolini e pannoloni come rifiuto, conferire il bidoncino o gettare l’indifferenziata con meno frequenza potrebbe essere un disagio. Per queste situazioni specifiche vengono riconosciuti un numero maggiore di conferimenti rispetto a quelli previsti.
Già nella prima bolletta del 2026 i Comuni interessati dalla TCP, troveranno i conferimenti effettuati tra gennaio e giugno.
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