Il cancelliere tedesco Olaf Scholz attacca UniCredit: la scalata di Commerzbank è ostile e inappropriata
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz attacca UniCredit. La banca italiana sarebbe colpevole di essersi assicurata altre azioni della Commerzbank, portando la sua partecipazione al 21%.
Da New York, il cancelliere ha affermato:
“Attacchi ostili e acquisizioni ostili non sono positivi per le banche”.
E ancora:
“Ed è per questo che il governo federale ha preso una posizione chiara in questa direzione e ha chiarito esplicitamente che non riteniamo che questo sia un approccio appropriato in Europa e in Germania, che viene tentato senza alcuna cooperazione, senza alcuna consultazione, senza alcun feedback, con l’obiettivo di investire in modo aggressivo nelle aziende utilizzando metodi ostili”.
Lunedì l’istituto bancario italiano ha acquisito tramite strumenti finanziari l’accesso ad un ulteriore 11,5% del capitale azionario, associandosi così una quota di circa il 21%. UniCredit ha dichiarato di aver richiesto l’autorizzazione ufficiale alla BCE per aumentare la propria partecipazione fino al 29,9% di Commerzbank, evitando così la presentazione di un’OPA.
UniCredit si è detta convinta che “ci sia un significativo potenziale di creazione di valore che possa essere estratto in Commerzbank, sia in uno scenario standalone che in UniCredit, a beneficio dell’intera Germania e di tutti i suoi stakeholder”.
E prosegue:
“Una forte unione bancaria in Europa può svolgere un ruolo cruciale per il successo economico dell’intero continente e, attraverso quest’ultimo, di ciascun paese. La crescita e la competitività del sistema bancario tedesco sono fondamentali sia per l’economia tedesca che per l’Europa nel suo complesso”.
Commerzbank ha espresso riserve sull’aumento delle azioni in mano alla banca italiana. “Abbiamo visto e preso atto della dichiarazione”, ha riferito un portavoce dell’azienda a Francoforte.
“Resta vero che il comitato esecutivo di Commerzbank esaminerà sempre in modo responsabile le opzioni strategiche nell’interesse dei suoi stakeholder, vale a dire investitori, clienti e dipendenti”.
Qualora si concretizzasse un accordo con UniCredit, secondo il direttivo, due terzi dei posti di lavoro andrebbero persi. Il presidente del comitato aziendale generale e del gruppo di Commerzbank, Uwe Tschäge, ha dichiarato alla BILD:
“Questo è l’atto più ostile che si possa immaginare! Siamo estremamente inorriditi”.
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