Nuove sanzioni UE alla Russia: il prezzo del petrolio sale, ma il rialzo potrebbe non durare. I motivi.
Prezzi del petrolio in aumento con gli investitori che valutano le nuove sanzioni dell’Unione Europea contro la Russia.
L’accordo dell’UE su un 18° pacchetto di sanzioni contro Mosca per la sua guerra in Ucraina comprende misure volte a infliggere ulteriori colpi alle industrie petrolifere ed energetiche russe. Le misure approvate limitano l’accesso delle banche russe alle transazioni, prendono di mira 105 navi della flotta ombra utilizzate per eludere le sanzioni e vietano qualsiasi transazione relativa ai gasdotti Nord Stream.
Ancora più significativo è il fatto che i diplomatici abbiano approvato un tetto massimo dinamico del prezzo del petrolio russo, fissato al 15% in meno rispetto al prezzo medio di mercato del greggio russo, abbassando di fatto il limite da 60 dollari al barile a circa 47,6 dollari.
Gli investitori attendono notizie dagli Stati Uniti su possibili ulteriori sanzioni, dopo che all’inizio di questa settimana il presidente Donald Trump ha minacciato di imporre contromisure agli acquirenti di esportazioni russe, a meno che Mosca non concluda un accordo di pace entro 50 giorni.
L’impatto immediato di questa nuova ondata sanzionatoria è stato il rialzo del prezzo del petrolio. Il Brent viaggia sui 70 dollari al barile e il WTI scambia a circa 68, entrambi in aumento anche con picchi dell’1%. Tuttavia, secondo gli analisti, le sanzioni al greggio russo potrebbero impattare meno di quanto si pensi sul costo del greggio.
Sanzioni UE contro il greggio russo. E il petrolio scatta
Sebbene il mercato stia ancora valutando la portata delle nuove sanzioni UE, le preoccupazioni circa il potenziale impatto sulle forniture energetiche potrebbero dare un ulteriore sostegno ai prezzi del greggio.
“Il pacchetto di sanzioni ha fatto salire i prezzi del greggio a causa delle preoccupazioni relative alle forniture di gasolio all’Europa”, ha affermato Florence Schmit, stratega di Rabobank a Londra. “La forza del gasolio ha mantenuto elevati i prezzi del greggio nelle ultime settimane”.
In seguito alle ultime sanzioni, per esempio, una grande raffineria di petrolio in India, in parte di proprietà della società statale russa Rosneft PJSC, è stata inserita nella lista nera. L’Europa importa il carburante dal Paese asiatico, che acquista grandi quantità di greggio russo.
Tuttavia, secondo Giovanni Staunovo, analista di UBS Group AG di Zurigo, gli effetti sul mercato restano tutti da vedere.
“La misura sulla raffineria indiana è una novità e vale la pena monitorarla”, ha affermato. “L’aggiunta di nuove petroliere alla flotta ombra, così come il tetto massimo di prezzo, non hanno finora limitato le esportazioni russe”.
Il mercato petrolifero, quindi, rimane scettico sull’impatto delle ultime sanzioni. Gli analisti hanno comunque evidenziato che i futures sul greggio, così come quelli sul gasolio, rimangono in backwardation nei mesi più prossimi delle loro curve, il che significa che i trader devono pagare di più per assicurarsi forniture rapide.
Questo andamento indica condizioni tese, nonostante il cartello dei produttori OPEC+ stia allentando rapidamente i limiti alla produzione.
Occhio alla geopolitica, tensioni curde
Quattro giorni di attacchi dei droni sui giacimenti petroliferi nel Kurdistan iracheno, che hanno bloccato metà della produzione della regione, hanno sostenuto i prezzi, facendo aumentare entrambi i contratti di 1 dollaro giovedì.
Gli attacchi sono “destinati a farsi sentire, dato che la produzione della regione è stata ridotta da 280.000 barili al giorno a circa 130.000 barili al giorno”, ha affermato l’analista di PVM Tamas Varga.
Le autorità hanno indicato le milizie sostenute dall’Iran come probabile fonte degli attacchi di questa settimana ai giacimenti petroliferi della regione, sebbene nessun gruppo ne abbia rivendicato la responsabilità.
Nonostante l’attacco, il governo federale iracheno ha dichiarato giovedì che il Kurdistan iracheno riprenderà le esportazioni di petrolio verso la Turchia attraverso un oleodotto, dopo una sospensione durata due anni.
La geopolitica mediorientale rimane sotto osservazione in ottica petrolio.
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