Dopo la morte del leader conservatore, emergono dubbi, tensioni su Israele e scontri tra FBI, Trump e il movimento MAGA
La materia è quanto di più scottante si possa immaginare dal punto di vista politico e non solo. Intendiamoci, ci sono domande che i più non si pongono, ma a taluni sorgono spontanee dopo le storie che hanno insanguinato gli anni ‘60 del secolo scorso, con gli assassinii dei due Kennedy (1963 e 1968), di Malcolm X (1965) e Martin Luther King (1968). Che si tratti di speculazioni “cospirazioniste” o più correttamente di teorie alternative rispetto alle versioni più o meno ufficiali interessa relativamente poco. Si parla ovviamente dell’assassinio di Charlie Kirk, in merito al quale, tanto per cambiare, sono già in circolazione leggende metropolitane e convinzioni destituite di fondamento ma ben radicate e difficili da estirpare.
A sollevare il velo, o quanto meno a manifestare apertamente dubbi e perplessità, sono alcune tra le persone che furono più vicine al fondatore di Turning Point USA, tra queste soprattutto due: Candace Owens – popolarissima podcaster, influencer e commentatrice politica conservatrice – e Tucker Carlson, giornalista e conduttore televisivo, per anni volto di punta di Fox News, ed oggi una delle figure mediatiche più seguite del conservatorismo USA. Parliamo di persone che, al pari di Charlie Kirk o di Elon Musk, hanno dato un contributo non indifferente alla vittoria elettorale di Trump nel 2024.
Owens ha suscitato sgomento e rabbia suggerendo in più occasioni che l’omicidio di Kirk possa essere l’esito di una vera e propria “cospirazione federale” (per usare le sue parole) e rivelando che le opinioni su Israele del trentunenne leader del movimento giovanile repubblicano stessero cambiando negli ultimi mesi. Kirk, cioè, da sempre un deciso sostenitore di Israele, aveva manifestato forti perplessità sui fatti orribili del 7 ottobre 2023. In particolare, in uno dei suoi show-podcast successivi ai tragici eventi, aveva espresso meraviglia e sollevato dubbi sul fatto che il Mossad, cioè il più efficiente tra i servizi d’intelligence del mondo, ma anche la stessa CIA e l’FBI, non fossero stati in grado di prevenire un evento di quelle proporzioni e che aveva richiesto mesi di preparativi e una vasta movimentazione di persone e cose. Qualche domanda, sosteneva il giovane, dovremmo farcela. Aveva detto, ad esempio, cose del tipo: “Israel is by far the most alert country in the world […] How did this happen?” (Israele è uno dei paesi più vigili al mondo… Come ha potuto succedere?). [...]
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