Mentre i mercati crescono, guidati dai titoli tecnologici, in sottofondo si sviluppa una corrente speculativa che in passato ha creato problemi. Un anomalia da tenere a mente. Di cosa si parla?
Ricordate il 2000? Quando il mercato globale crollò di oltre il 60% perché in borsa c’era stato un eccesso di speculazione? Sì, l’anno in cui quella crisi del mercato tech trascinò al ribasso anche gli indici globali, compreso quello europeo. Beh, un indicatore che lo anticipò era il listaggio, le IPO di società dal basso valore ma con capitalizzazioni eccessive. E se vi dicessi che questa evidenza sembra starsi riproponendo?
Il ritorno del fermento IPO
Estate 2025: il mercato IPO è tornato in fermento. Più di sei deal in una sola settimana hanno raccolto complessivamente oltre 4 miliardi di dollari, segnando il periodo più intenso dal 2021. Una corsa che riporta alla memoria dinamiche speculative, con investitori pronti a inseguire ogni nuova quotazione come se fosse l’ultima occasione.
Figure Technology Solutions: debutto esplosivo
Tra i casi più emblematici, Figure Technology Solutions: debutto con un rally immediato, +25% rispetto al prezzo di offerta. Un comportamento che mostra l’euforia iniziale degli investitori e la corsa all’acquisto tipica delle fasi di mercato dove la domanda supera la razionalità?
Klarna: hype e disillusione
Diversa la parabola di Klarna. L’apertura in borsa ha registrato un +15%, ma già il giorno dopo è arrivato un calo di -6,7%. Un pattern che racconta molto più di una semplice correzione: l’hype che si sgonfia in tempi record, segnale che sotto l’entusiasmo manca una struttura finanziaria solida. Non dimentichiamo che nel primo trimestre la società ha raddoppiato le perdite operative: un dato che stride con l’euforia degli investitori.
Le altre quotazioni: entusiasmo senza fondamentali
Non solo Klarna e Figure. Le IPO di Circle, Figma, Bullish, Miami International e Heartflow hanno nella maggior parte dei casi registrato rialzi nel day one.
E come dimenticare Gemini Space Station, la società dei fratelli Winklevoss: una IPO da 3,3 miliardi di dollari, sopra il range inizialmente previsto.
Il rischio di speculazione eccessiva
A capo di questa euforia troviamo proprio Klarna, che rappresenta il caso più emblematico di un andamento dissonante. Da un lato l’interesse degli investitori, dall’altro la realtà di bilanci in perdita. La combinazione dei due fattori crea una dinamica speculativa, dove la corsa all’IPO diventa fine a sé stessa, senza il supporto dei fondamentali.
Un divario crescente con le Big Tech
La vera domanda è: fino a che punto queste nuove IPO potranno reggere il confronto con le Big Cap Tech, che restano le protagoniste della crescita di mercato? Per osmosi, i capitali che inseguono Apple, Microsoft, Nvidia e simili finiscono per alimentare anche realtà meno solide. Ma se queste ultime non riuscissero a generare utili concreti, il rischio è che il castello di entusiasmo crolli rapidamente.

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