Un paragone tra moda e mercati che cambia prospettiva: l’AI è davvero una bolla, o solo un capo di lusso che continua a valere ogni centesimo?
Ora che NVDA ha raggiunto quota 5 trilioni di market cap, chi scommetteva sulla “bolla AI” si starà chiedendo come sia possibile. Dal 2023 in poi, ogni volta che Nvidia rompeva un nuovo massimo, qualcuno gridava al disastro imminente. Eppure, eccoci qua. Il mercato tech non solo non è esploso, ma continua a rafforzarsi. C’è chi lo interpreta come una prova di forza strutturale, chi invece lo vede come il preludio di un crollo più violento. Ma chi ha ragione? Per capirlo, immagina di comprare un capo di lusso.
Quando il prezzo alto non basta per parlare di bolla
Già nel 2023, i primi analisti parlavano di eccessi nel settore AI. Secondo Google Trends, l’interesse per la parola “AI bubble” ha raggiunto livelli incredibili. Eppure, da allora, la capitalizzazione del comparto è esplosa. Nvidia oggi è chiacchierata quanto Apple nel 2022. Microsoft, Alphabet, AMD e Broadcom si muovono sulla stessa traiettoria. Tutti cercano la “bolla”, ma nessuno la trova. Il punto è che una bolla non si misura solo dai prezzi, ma dal divario tra prezzo e valore. In altre parole, non è l’etichetta del capo a fare la differenza, ma la qualità del tessuto. [...]
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