Kraft e Heinz tornano ad essere due aziende separate. Azioni in rosso, Buffett è «deluso»

Claudia Cervi

2 Settembre 2025 - 18:07

Kraft e Heinz si separano dopo dieci anni: titolo giù del 6% a Wall Street. Warren Buffett ammette l’errore di valutazione sulla maxi fusione.

Kraft e Heinz tornano ad essere due aziende separate. Azioni in rosso, Buffett è «deluso»

Kraft e Heinz tornano ad essere due aziende separate. Fallisce il matrimonio miliardario che avrebbe dovuto rivoluzionare il mercato alimentare americano. Era il 2015 quando Warren Buffett, insieme ai brasiliani di 3G Capital, mise insieme Kraft Foods e Heinz per dar vita a un colosso da 46 miliardi di dollari. L’idea era di unire due brand iconici per costruire una macchina da dividendi. Oggi, a dieci anni di distanza, è lo stesso Warren Buffett a definire quella fusione “non brillante”.

In Borsa, il titolo Kraft Heinz ha perso oltre il 6% in una sola seduta. E Berkshire Hathaway, il suo più grande azionista con una quota del 27,5%, ha ammesso pubblicamente l’errore di valutazione. Non capita spesso di sentire l’oracolo di Omaha usare toni così amari.

Perché una fusione tanto celebrata si è trasformata in un passo falso? E cosa significa, oggi, per gli investitori vedere due aziende che si erano unite con tanto clamore tornare a camminare da sole?

Il fallimento di un matrimonio miliardario

Quando nel 2015 Kraft e Heinz si unirono, l’operazione venne salutata come una delle più grandi della storia del settore alimentare. Ma già pochi anni dopo, le crepe erano visibili. Le vendite negli Stati Uniti calavano, i consumatori privilegiavano cibi freschi rispetto ai prodotti confezionati e le politiche aggressive di riduzione dei costi indebolivano la capacità di investire nei marchi. Nel 2019 arrivò il colpo più duro, con una svalutazione da 15,4 miliardi di dollari su brand storici come Kraft e Oscar Mayer, accompagnata da un taglio del dividendo e indagini della SEC sulle pratiche contabili.

Da lì in avanti, c’è stata una parabola discendente. La società ha venduto pezzi importanti del suo portafoglio, come i formaggi a Lactalis e le noci Planters a Hormel, nel tentativo di dare ossigeno ai conti. Ma il titolo, rispetto al momento della fusione, ha perso circa il 60% del suo valore. Non sono bastati investimenti mirati su marchi come Lunchables e Capri Sun per riuscire a cavalcare i consumi globali. Ora, la scissione in due realtà distinte – una focalizzata su Heinz, Philadelphia e i pasti a lunga conservazione, l’altra sui brand più “pop” del Nord America – segna la resa finale di un progetto nato male.

Cosa significa per gli investitori

Per i risparmiatori e gli azionisti, la vicenda Kraft Heinz è un monito. Anche i grandi nomi, anche i marchi iconici, non sono immuni da errori strategici. Buffett lo ha ammesso senza mezzi termini. Berkshire pagò troppo per quell’acquisizione. Oggi il titolo soffre e la scissione non garantisce automaticamente un ritorno alla redditività. Ma potrebbe aprire scenari nuovi. Due società più snelle potrebbero gestire meglio le risorse e tornare ad attrarre investitori interessati a mercati diversi: da una parte la solidità dei condimenti globali, dall’altra la forza di brand radicati nella cultura americana.

Chi investe deve considerare che il settore alimentare non è più quello di vent’anni fa. Le preferenze dei consumatori cambiano in fretta e le strategie di crescita devono adattarsi. La storia di Kraft Heinz mostra come puntare solo su tagli e fusioni non basti. Oggi servono innovazione, sostenibilità e capacità di intercettare i trend del momento.

La domanda è aperta: due aziende separate riusciranno a fare meglio di una? Il mercato deciderà nei prossimi anni. Nel frattempo, gli investitori osservano, consapevoli che anche i giganti possono inciampare e che, a volte, persino Warren Buffett può sbagliare scommessa.

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