Un’idea ambiziosa (e speculativa) per guadagnare il +10.000% entro il 15 agosto 2025? Gli esperti non la escludono (e spiegano perché potrebbe avere senso).
Chi investe in asset speculativi sa che non c’è certezza, solo probabilità. Ma a volte, ci sono progetti capaci di rivoluzionare vecchi paradigmi. Non sono facili da individuare, ma, secondo alcuni analisti, un investimento di 500 euro in questo asset potrebbe trasformarsi in 50.000 euro entro il 2030. Fantascienza? Forse. Ma ci sono degli elementi a sostegno di questa tesi.
Protagonista di questa analisi è Ripple, o meglio il suo token XRP, tra i pochi sopravvissuti dell’era pre-ICO. Nato nel 2012 l’un obiettivo ambizioso di ridurre i costi e i tempi delle transazioni finanziarie globali, Ripple si è posizionato in modo unico nel settore crypto: come una tecnologia pensata per collaborare con il sistema bancario, non per distruggerlo.
Negli ultimi anni, però, la sua storia si è intrecciata con quella della SEC, l’authority americana, che ha portato l’azienda in tribunale con l’accusa di aver venduto XRP come security senza autorizzazione. La battaglia legale va avanti dal 2020, anche se la sentenza favorevole del 2023 potrebbe presto scrivere il capitolo finale. Paradossalmente, più che indebolire Ripple, ne ha rafforzato l’identità. gli investitori tornano a farsi una domanda: e se alla fine avesse ragione Ripple? [...]
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