Intervista Assad: il vero motivo per cui la Rai non l’ha trasmessa. (VIDEO)

Alessandro Cipolla

12 Dicembre 2019 - 13:37

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Marco Rizzo durante la seconda puntata di L’altro punto di vista, il nuovo format di MoneyTV, ha spiegato perché secondo lui l’intervista sia stata trasmessa solo su Rai Play: “L’opinione pubblica si sarebbe fatta un’idea differente di Assad”.

Non si placa la polemica in merito all’intervista al presidente siriano Bashar al-Assad, realizzata dalla ex presidente Rai Monica Maggioni ora amministratrice delegata di RaiCom, che è stata mandata in onda soltanto sulla piattaforma web Rai Play.

Da quello che è trapelato, l’intervista realizzata lo scorso 26 novembre non sarebbe stata concordata con alcuna rete di viale Mazzini, con il video che sarebbe stato poi riposto nel proverbiale cassetto provocando però la reazione indignata della Siria, con cui era stata concordata una messa in onda entro il 2 dicembre.

Alla fine la Rai ha deciso di non mandare in onda l’intervista in TV, mettendola però online sul portale web Rai Play provando così a mettere la parola fine su una vicenda che ha creato anche un caso diplomatico con Damasco.

A dare la sua versione dei fatti non poteva mancare Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista che nel corso della seconda puntata di L’altro punto di vista, il nuovo format di MoneyTV in onda ogni mercoledì alle ore 12.00 sul canale YouTube di Money.it, che ha parlato di una mancata messa in onda bloccata da quei “ poteri forti che governano l’Italia ”.

Intervista ad Assad, la versione di Rizzo

Il tema dell’intervista a Bashar al-Assad è stato l’argomento di apertura della puntata dell’11 dicembre di L’altro punto di vista, trasmissione in cui Marco Rizzo è ospite fisso e dove risponde anche alle domande fatte in diretta dagli spettatori.

Ad Assad è stata assegnata una particolare figura - ha spiegato il segretario del Partito Comunista - e l’opinione pubblica vedendo quella intervista si sarebbe potuta fare un altro punto di vista, questo è il problema”.

Ma chi avrebbe bloccato la messa in onda? Per l’ex deputato un’intervista di questo genere non poteva essere realizzata quasi di nascosto dalla Maggioni, anche per i costi della trasferta e la rilevanza di questa sorta di scoop, con lo stop che sarebbe arrivato da molto in alto.

Il Dipartimento di Stato Americano, la CIA, l’Unione Europea, il Fondo Monetario Internazionale o la BCE - ha spiegato Rizzo - sono i veri poteri che governano l’Italia, le cui decisioni hanno poi una ricaduta sui nostri governanti che sono dei meri esecutori”.

Cosa ha detto Assad?

La situazione in Siria è molto migliorata, il futuro per il nostro paese penso sia molto promettente, usciremo da questa guerra più forti”. Con queste parole Bashar al-Assad ha esordito nell’intervista realizzata da Monica Maggioni.

Il focus si è poi spostato sulla “riconcialiazione”, ovvero il processo di integrazione delle persone che negli ultimi anni hanno vissuto in zone fuori dal controllo governativo, con il presidente che ha ricordato la grazia concessa ai combattenti per tornare a una vita normale.

Non era in corso una guerra civile, questa è stata una ricostruzione fuorviante da parte dell’Occidente - ha continuato Assad - la verità è che ci sono stati gruppi di terroristi che hanno preso in mano delle zone e ora sono stati sconfitti”.

Quanto alla guerra della Turchia contro i curdi, l’accordo stretto dalla Russia con Erdogan sarebbe “una soluzione momentanea, perché a lungo termine i turchi se ne devono andare dal territorio siriano”.

Infine in merito alle accuse di utilizzo di armi chimiche, Assad si è difeso dicendo che il suo esercito “non le ha mai usate, è impossibile anche per ragioni logistiche perché se avanzi e stai vincendo non hai motivo di utilizzarle, poi le armi chimiche sono armi di distruzione di massa che provocano migliaia di morti e questo non si è mai verificato, le quantità di clorina rinvenuta è la stessa che si può trovare nelle abitazioni per le pulizie”.

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