Indennizzo diretto assicurazione auto: cos’è, come funziona e quando si può richiedere

Simone Micocci

31 Maggio 2017 - 11:45

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Grazie all’indennizzo diretto essere risarciti per i danni causati da un incidente per il quale non si è responsabili è molto semplice e veloce: ecco come e quando fare la richiesta alla propria compagnia assicuratrice.

L’indennizzo diretto è quello strumento, introdotto dal 1° Febbraio 2007 con il Decreto Bersani, che permette alla persona coinvolta in un incidente di lieve entità, ma solo in quelli di cui non si è responsabili (o lo si è solo in parte), di chiedere il risarcimento direttamente alla propria compagnia assicurativa e non a quella della controparte.

Nel caso in cui siate vittime di un sinistro, provocato per colpa di un’altra persona, chiedere il risarcimento del danno grazie all’indennizzo diretto sarà più semplice e veloce. Una volta accertato il danno e presentata la richiesta di indennizzo, infatti, l’assicurazione con la quale avete stipulato la polizza ha tempo fino ad un numero determinato di giorni per liquidare il sinistro.

Nel dettaglio, per il risarcimento dei danni provocati a veicoli o cose l’assicurazione ha tempo fino a 60 giorni dal ricevimento della domanda, mentre per le lesioni riportate da persone il limite dell’indennizzo diretto si alza a 90 giorni.

Ma, come vedremo in maniera approfondita nella nostra guida, non sempre si può utilizzare l’indennizzo diretto per la richiesta di risarcimento del danno subito. Per accedere a questo strumento, infatti, è necessario che sussistano determinate condizioni altrimenti bisognerà procedere con il risarcimento ordinario.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’indennizzo diretto; quando si applica, come fare la richiesta e le alternative per richiedere il rimborso.

Indennizzo diretto assicurazione auto: quando si applica

Per utilizzare questa semplice e, soprattutto, veloce forma di risarcimento del danno bisogna trovarsi in particolari condizioni. Ecco nel dettaglio quali sono i requisiti necessari affinché si possa accedere all’indennizzo diretto:

  • l’incidente si deve verificare su suolo italiano;
  • i soggetti coinvolti devono presiedere in Italia;
  • questo non deve aver provocato lesioni gravi a persone (escluso anche in caso di morte);
  • qualora il sinistro abbia provocato lesioni al conducente o a terzi, queste non devono superare il 9% dell’invalidità permanente;
  • il numero massimo di veicoli coinvolti nell’incidente è pari a 2;
  • questi devono essere a motore, immatricolati e assicurati in Italia;
  • l’incidente deve essere stato provocato dal contatto dei due veicoli.

Quindi, non si può utilizzare l’indennizzo diretto per gli incidenti dove le lesioni riportate dai soggetti coinvolti siano superiori al 9% di invalidità permanente, oppure nel caso in cui una delle controparti risieda all’estero.

Un’altra eccezione è rappresentata dai ciclomotori dotati di vecchia targa, i quali non si sono uniformati al nuovo sistema entrato in vigore nel 2006; anche in questo caso non è possibile richiedere l’indennizzo diretto ma bisognerà rivolgersi alla compagnia assicurativa del responsabile dell’incidente.

Come chiedere l’indennizzo diretto?

Il vantaggio dell’indennizzo diretto è dato dalla velocità della procedura; facendo la domanda direttamente alla propria compagnia assicurativa, infatti, la vittima di un sinistro sarà risarcito entro un massimo di 60 giorni (90 nel caso in cui abbia riportato lesioni fisiche).

La domanda di indennizzo va presentata a mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno alla propria compagnia assicurativa, allegando la denuncia dell’incidente. La vostra assicurazione, una volta accertato il danno tramite l’invio del perito, ha tempo 60 o 90 giorni di tempo per effettuare la proposta di risarcimento.

Il limite per la liquidazione del danno scende a 30 giorni nel caso in cui i due conducenti abbiano sottoscritto il modulo per la constatazione amichevole (CID).

Una volta che il richiedente comunica l’accettazione delle proposta di risarcimento, la compagnia assicurativa ha tempo 15 giorni per procedere con la liquidazione. Se invece la richiesta di indennizzo diretto è stata respinta, entro 30 giorni dovrà inviare una raccomandata nella quale sono elencate le motivazioni dell’esclusione.

Risarcimento ordinario

Se non sussistono le condizioni per l’indennizzo diretto, la vittima dell’incidente dovrà richiedere il risarcimento alla compagnia assicurativa di chi ha causato il sinistro. In realtà per chi deve ottenere il risarcimento del danno cambia ben poco; la denuncia dell’incidente, infatti, va comunque presentata alla propria assicurazione.

Sarà poi questa a presentare la richiesta di risarcimento danni alla compagnia assicuratrice del responsabile dell’incidente. I limiti di tempo per presentare la proposta di risarcimento sono gli stessi di quelli dell’indennizzo diretto:

  • 30 giorni: se è stato utilizzato il CID;
  • 60 giorni: se nell’incidente non sono stati riportati danni a persone ma solo alle cose;
  • 90 giorni: se nell’incidente sono stati riportati anche danni alle persone (in questo caso non ci sono limiti sulle lesioni).

Qualora il risarcimento non soddisfi la proprie pretese, oppure se la compagnia assicurativa si rifiuta di risarcire la vittima del sinistro, è possibile avviare un procedimento giudiziario; sarà il giudice in questo caso a stabilire l’importo di un eventuale risarcimento.

Risarcimento per incidente provocato da una persona senza assicurazione

È possibile che il responsabile di un incidente sia sprovvisto della polizza assicurativa; cosa succede in questo caso? La speranza è che non vi capiti mai perché chiedere e ottenere il risarcimento sarà molto difficile.

Il problema non si pone qualora la vostra polizza sia una Kasko, poiché in questo caso la vostra compagnia assicurativa si impegna a darvi un indennizzo diretto per tutti i “guasti accidentali”, cioè per i danni diretti subiti dal vostro veicolo.

Un’altra alternativa è quella per cui nella vostra polizza ci sia una garanzia Collissione, con la quale siete tutelati da tutti i danni provocati da uno scontro con un altro veicolo, anche se non assicurato.

In queste due occasioni, quindi, la vittima di un sinistro riceve il risarcimento, tramite indennizzo diretto, dalla propria compagnia assicurativa anche se chi ha provocato l’incidente non ha sottoscritto alcuna polizza.

Se non siete coperti dalla Kasko o dalla Garanzia Collisione, invece, dovrete rivolgervi al Fondo di Garanzia per le vittime della strada, che risarcisce i danni provocati dai conducenti senza assicurazione entro un massimale pari a 5milioni di euro per danni a persona e di 1milione di euro per quelli provocati alle cose.

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