Imprese, la domanda interna si rialza ma i dazi USA mettono in crisi un’azienda su tre

Giorgia Paccione

9 Luglio 2025 - 15:10

Indagine di Bankitalia: la ripresa della domanda interna sostiene la fiducia delle imprese italiane, ma il 32% teme ripercussioni dai dazi USA.

Imprese, la domanda interna si rialza ma i dazi USA mettono in crisi un’azienda su tre

Nel secondo trimestre del 2025 le aziende italiane segnalano una crescita delle vendite sul mercato nazionale e una maggiore propensione agli investimenti, favorita anche da condizioni di accesso al credito meno restrittive rispetto ai mesi precedenti. Il saldo tra giudizi di miglioramento e peggioramento della domanda interna si riduce, confermando un clima di fiducia in graduale ripresa.

A dirlo è l’indagine di Bankitalia sulle imprese dell’industria e dei servizi con almeno 50 addetti.

Lo studio, che evidenzia un quadro in miglioramento per la domanda interna, mette però in luce anche una criticità significativa. Il 32% delle imprese intervistate ritiene che i nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti rappresentino una minaccia concreta per la propria attività. Un dato che riflette la preoccupazione diffusa tra le aziende italiane più esposte all’export verso il mercato americano, che temono un impatto negativo su vendite e strategie di crescita.

L’impatto dei dazi USA sulle imprese italiane secondo l’indagine Bankitalia

La questione dei dazi USA è percepita come uno dei principali fattori di rischio per il settore manifatturiero e per le imprese orientate all’export. L’incertezza sulle politiche commerciali internazionali spinge molte aziende a rivedere i propri piani di investimento e a valutare strategie di diversificazione dei mercati di sbocco. Il timore è che l’inasprimento delle barriere tariffarie possa compromettere la competitività delle imprese italiane, soprattutto in comparti come meccanica, moda e agroalimentare, storicamente forti negli scambi con gli Stati Uniti.

L’indagine di Bankitalia segnala che, nonostante le difficoltà legate al contesto internazionale, le valutazioni delle imprese sulle condizioni operative e sull’accesso al credito sono meno negative rispetto al passato. Le aspettative di crescita degli investimenti risultano in lieve aumento e anche l’occupazione è prevista in crescita nei principali comparti. Tuttavia, l’incertezza resta elevata a causa delle tensioni commerciali e delle variabili geopolitiche, che continuano a rappresentare un freno per la pianificazione a lungo termine delle aziende.

Strategie di adattamento delle imprese

Come sottolineato da molte delle imprese che hanno preso parte all’indagine, alcune strategie sono considerate fondamentali per affrontare la volatilità e l’incertezza del contesto attuale. In particolare le aziende intervistate, affermano di considerare i seguenti approcci:

  • diversificazione dei mercati di esportazione per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti;
  • rafforzamento delle filiere produttive nazionali;
  • maggiore attenzione all’innovazione e alla digitalizzazione dei processi aziendali;
  • incremento degli investimenti per sostenere la competitività.

Iscriviti a Money.it