Il maggiore acquirente di auto cinesi non è più la Russia

Alessandro Nuzzo

3 Giugno 2025 - 22:20

Perso lo status di maggiore acquirente di auto cinesi. Ecco chi c’è ora al primo posto.

Il maggiore acquirente di auto cinesi non è più la Russia

La Russia non è più la nazione che importa più auto dalla Cina al mondo. La nazione ha perso lo status ad aprile 2025. Come riporta RIA Novosti, ad aprile la Russia ha importato meno vetture, con un crollo dal punto di vista dell’indotto economico pari a -16,2%, attestandosi a 507,1 milioni di dollari. Nel mese precedente avevano raggiunto i 605 milioni di dollari.

Ora a dominare la classifica è il Brasile. La nazione sudamericana è diventata il Paese che importa il maggior numero di auto cinesi al mondo. Il calo di auto importate dalla Cina è stato compensato dalla Russia con una crescita delle importazioni dalla Corea del Sud. Ad aprile, la Russia ha importato autovetture dalla Corea del Sud per un valore totale di 90 milioni di dollari.

La maggior parte della spesa ha riguardato veicoli con cilindrata compresa tra 1,5 e 3 litri, per un ammontare di circa 65 milioni di dollari. Seguono le auto con motore diesel da 1,5 a 2,5, acquistate per 18,7 milioni, e infine i modelli con motori convenzionali di piccola cilindrata (da 1 a 1,5), che hanno totalizzato 5,2 milioni di dollari.

Il dato evidenzia il continuo orientamento della Russia verso fornitori asiatici, in risposta alle sanzioni occidentali e alla necessità di diversificare i canali di approvvigionamento nel settore automobilistico.

La Russia è diventata l’undicesimo maggiore importatore di autovetture dalla Corea del Sud. Un risultato che riflette il crescente spostamento di Mosca verso i mercati asiatici per compensare l’uscita dei marchi occidentali.

Nel mese di aprile, i principali acquirenti di auto sudcoreane sono stati gli Stati Uniti, con veicoli consegnati per un valore di 2,9 miliardi di dollari, seguiti da Canada (465,2 milioni), Australia (263,9 milioni), Kirghizistan (252,4 milioni) e Germania (202 milioni).

La presenza del Kirghizistan tra i primi cinque evidenzia un altro fenomeno crescente: il transito delle auto attraverso Paesi terzi verso la Russia, in un contesto di sanzioni e restrizioni commerciali internazionali.

Varato pacchetto da 2 miliardi per preservare l’industria automobilistica coreana

L’industria automobilistica coreana va preservata e, infatti, il governo un mese fa ha annunciato un pacchetto d’emergenza da 2 miliardi di dollari per sostenere i propri produttori di automobili, colpiti dalla recente decisione degli Stati Uniti di imporre un dazio del 25% su veicoli e ricambi sudcoreani.

«Considerando che automobili e componenti rappresentano la principale voce dell’export sudcoreano verso gli Stati Uniti - ha dichiarato il governo in una nota - questa misura rappresenta un duro colpo per la nostra industria automobilistica».

Hyundai Motor, il maggiore costruttore del Paese, ha annunciato che lancerà a sua volta un programma di supporto da 1 trilione di won (circa 730 milioni di dollari), destinato alle aziende della filiera nazionale, in collaborazione con istituti finanziari. Le imprese colpite dai dazi potranno inoltre beneficiare di differimenti fiscali fino a nove mesi.

Per far fronte alla contrazione dell’export, Seul punta a rafforzare anche il mercato interno. «Il mercato domestico assume ora un’importanza strategica - ha affermato il governo - per compensare il calo delle esportazioni e mantenere solida la base manifatturiera».

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