I modelli di rischio di credito diventano strumenti strategici la cui gestione dipende da autorizzazioni, controlli e aggiornamenti continui delle banche.
La gestione del rischio bancario oggi si trova in un vero e proprio scenario oscuro e complesso. I modelli di rischio di credito, strumenti fondamentali per determinare i requisiti patrimoniali delle banche, devono essere costantemente approvati e aggiornati dalle autorità di vigilanza. Questo processo, sebbene necessario, può diventare un labirinto burocratico che rischia di rallentare le operazioni e aumentare i costi.
Il cuore del problema riguarda le autorizzazioni dei modelli interni. Per poter utilizzare un modello ai fini regolamentari, la banca deve ottenere l’approvazione del supervisore, che deve verificare l’adeguatezza del modello rispetto agli standard richiesti. Tuttavia, le risorse delle autorità di vigilanza sono limitate: solo un numero ristretto di modelli può essere esaminato ogni anno, mentre la domanda di approvazioni continua a crescere.
Una parte significativa delle richieste non nasce dall’iniziativa delle autorità, ma dalle stesse banche, che richiedono nuove approvazioni, estensioni o modifiche materiali ai modelli esistenti. Ogni cambiamento, anche minimo, può generare ulteriori richieste di autorizzazione, aumentando il rischio di creare un vero e proprio collo di bottiglia. [...]
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