Caterpillar esclusa dagli investimenti del fondo sovrano norvegese per l’uso di mezzi usati in violazioni dei diritti umani a Gaza.
Il più grande fondo sovrano al mondo, quello della Norvegia, ha annunciato di aver escluso la statunitense Caterpillar dal proprio portafoglio di investimenti.
La decisione, comunicata dal Comitato etico che vigila sugli asset del fondo, è stata motivata con “il rischio inaccettabile che l’azienda contribuisca a gravi violazioni dei diritti umani” attraverso l’utilizzo dei suoi bulldozer nelle demolizioni di abitazioni civili nei territori palestinesi occupati.
Si tratta di una mossa di grande peso simbolico ed economico. Il fondo norvegese gestisce circa 1.700 miliardi di dollari ed è considerato il più importante investitore istituzionale del pianeta. Caterpillar, gigante americano dei macchinari per costruzioni e miniere, era presente da anni nei portafogli del fondo, ma da tempo veniva monitorata per l’impiego delle sue macchine in contesti di conflitto.
Nello specifico, Norges Bank Investment Management, che gestisce il fondo, deteneva 2,1 miliardi di dollari di azioni Caterpillar e rappresentava l’ottavo maggiore azionista della società.
Secondo la ricostruzione fornita dal comitato etico, le ruspe Caterpillar sono state utilizzate dall’esercito israeliano per abbattere infrastrutture civili a Gaza e in Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale umanitario. Da qui la decisione di un disimpegno che segue una linea coerente con altre esclusioni già operate in passato dal fondo su società coinvolte in armi nucleari, carbone o violazioni ambientali.
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Caterpillar esclusa dagli investimenti istituzionali per violazione dei diritti umanitari
Caterpillar è uno dei maggiori produttori mondiali di macchinari pesanti: bulldozer, escavatori e veicoli industriali. Tra i suoi clienti ci sono governi, imprese di costruzione e operatori minerari. Tuttavia, da oltre vent’anni, organizzazioni per i diritti umani contestano l’uso dei suoi mezzi operazioni militari israeliane.
Le macchine, in particolare il modello D9, vengono fornite all’esercito israeliano e impiegate in azioni che includono demolizioni di case palestinesi e la costruzione di infrastrutture nei territori occupati.
“I bulldozer prodotti dalla Caterpillar vengono utilizzati dalle autorita’ israeliane per la distruzione illegale e su larga scala di proprietà palestinesi”, ha spiegato il comitato etico norvegese nella nota ufficiale.
Da parte sua, l’azienda non ha rilasciato commenti immediati alla decisione, ma in passato ha sostenuto che i suoi prodotti vengono venduti a governi e clienti civili senza poter controllare come questi li impieghino una volta consegnati.
Una posizione che, tuttavia, non ha impedito al fondo norvegese di optare per l’esclusione dagli investimenti.
Perché il fondo norvegese è così influente
Il fondo sovrano novergese è alimentato dai proventi del petrolio e del gas norvegese ed è strutturato come uno strumento di lungo periodo per garantire sostenibilità economica alle generazioni future. Per questo non è solo un attore finanziario, ma anche un soggetto con un forte mandato etico.
Il fondo investe in oltre 8.800 aziende in tutto il mondo e detiene circa l’1,5% di tutte le azioni quotate globalmente. Quando prende posizione contro un’azienda, quindi, il peso della sua decisione va ben oltre la quota detenuta e rappresenta una potenziale linea guida per altri fondi e investitori istituzionali che spesso adottano criteri ESG (Environmental, Social and Governance) simili.
Nel caso Caterpillar, la valutazione del Comitato etico non ha riguardato questioni ambientali, ma il coinvolgimento dell’azienda in attività giudicate contrarie al rispetto dei diritti umani e mette in evidenza come l’approccio del fondo non sia puramente finanziario ma si intrecci con principi di responsabilità sociale.
Solo quest’anno Norges Bank Investment Management aveva già escluso più di 20 aziende israeliane e in passato aveva disinvestito in aziende coinvolte nel disboscamento illegale, nella produzione di tabacco e nelle miniere di carbone. Tuttavia Caterpillar è la prima grande azienda statunitense a essere estromessa: un segnale che ha una forte valenza geopolitica, non solo perché coinvolge un colosso americano, ma perché tocca il tema delicato del ruolo di imprese e istituzioni nel conflitto israelo-palestinese.
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