Il CEO di questa azienda ha guadagnato un miliardo e mezzo in una settimana grazie a dei pupazzi

Giorgia Paccione

07/05/2025

Il boom dei Labubu, i pupazzetti da collezione di Pop Mart, ha fatto schizzare il patrimonio del CEO Wang Ning di 1,6 miliardi di dollari in soli sette giorni.

Il CEO di questa azienda ha guadagnato un miliardo e mezzo in una settimana grazie a dei pupazzi

Una sola settimana è bastata a Wang Ning, fondatore, presidente e CEO di Pop Mart International Group, per vedere il proprio patrimonio crescere di 1,6 miliardi di dollari e superare i 16 miliardi (secondo i dati sui miliardari Forbes aggiornati in tempo reale).

Merito del successo il globale entusiasmo per i Labubu, pupazzetti dal sorriso malefico che stanno letteralmente conquistando il mondo del collezionismo e spingendo le azioni della società cinese verso numeri record.

La recente impennata in Borsa del 13% ha reso Wang Ning uno degli imprenditori più chiacchierati del momento, mentre fuori dai negozi Pop Mart di tutto il mondo si formano code interminabili di fan pronti a tutto pur di accaparrarsi l’ultima collezione.

Ma cosa sono questi Labubu, perché piacciono così tanto e come sono riusciti a trasformare un semplice giocattolo da collezione in un fenomeno culturale e finanziario di portata globale?

Il caso Pop Mart e la mania dei Labubu: i “mostriciattoli” che fanno impazzire il mercato

I Labubu sono piccoli pupazzetti da collezione, nati dalla collaborazione tra l’artista Kasing Lung e la gigante cinese degli art toy Pop Mart. Il loro successo non è frutto del caso: l’azienda ha saputo costruire attorno a questi pupazzetti un ecosistema in cui si intrecciano design accattivante, storytelling emozionale e una strategia di marketing digitale impeccabile.

La diffusione dei Labubu è stata amplificata dai social network, in particolare TikTok, dove video di unboxing, recensioni e collezioni hanno generato milioni di visualizzazioni e coinvolto una community globale.

Ma il vero motore del loro successo è il sistema di distribuzione: i Labubu si acquistano in “blind box”, scatole chiuse che non rivelano quale personaggio si trova all’interno fino all’apertura. Ogni serie comprende personaggi comuni, rari e ultra-rari, fino al pezzo “secret” che compare solo una volta ogni 72 box. Il risultato è una caccia al tesoro globale, alimentata da dinamiche tipiche del mondo streetwear, come drop a sorpresa, scarsità programmata e prezzi in forte crescita sul mercato secondario.

Questo ha reso i Labubu non solo oggetti del desiderio, ma anche veri e propri asset da investimento, con pezzi che raggiungono quotazioni da capogiro tra i rivenditori e sulle piattaforme di resale.

La strategia di Pop Mart si è rivelata vincente anche dal punto di vista finanziario. L’azienda, fondata nel 2010, ha visto il proprio fatturato più che raddoppiare nell’ultimo anno, con profitti triplicati e una crescita record delle vendite internazionali, in particolare negli Stati Uniti, dove le code fuori dai flagship store sono ormai la norma.

L’ultima collezione, “Big into Energy”, lanciata il 25 aprile, è andata sold out in poche ore anche in Italia, con fan accampati fuori dal negozio di Milano già all’alba.

Wang Ning e la crescita record di Pop Mart

Dietro il successo dei Labubu c’è la visione strategica di Wang Ning, 38 anni, laureato in ingegneria, che ha saputo combinare arte, tecnologia e business in modo innovativo, rivoluzionando il mercato degli art toy, fino a qualche anno fa considerato un settore di nicchia, e trasformandolo in un fenomeno globale.

La sua strategia ha puntato tutto sull’innovazione del prodotto e su un marketing digitale aggressivo, capace di creare hype e desiderio intorno a ogni nuova uscita. Il suo fiuto per le tendenze e la capacità di anticipare il gusto dei consumatori hanno fatto sì che Pop Mart diventasse rapidamente un colosso quotato in borsa, con un valore di mercato in costante crescita.

Il boom delle azioni Pop Mart, che hanno guadagnato il 13% in pochi giorni, riflette infatti la fiducia degli investitori nella leadership del miliardario cinese e nella solidità del modello di business.

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