La scadenza del 30 settembre è passata, come può rimediare chi non ha inviato il 730/2025? Vediamo le possibilità per non pagare multe.
Ho dimenticato di inviare il 730, come posso rimediare? La scadenza per la trasmissione del modello all’Agenzia delle Entrate era fissata al 30 settembre. Passata questa data come si può evitare di incorrere nell’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi?
Il modello 730 non è più inviabile da chi ha perso l’occasione di trasmetterlo entro il 30 settembre, ma questo non significa che non sia più possibile inviare la propria dichiarazione 2025 per chi ha dimenticato di adempiere all’obbligo di trasmissione. Il mancato invio entro la fine di settembre ancora non fa configurare l’omessa dichiarazione e soprattutto, chi si affretta ad adempiere entro il mese di ottobre non incorre in sanzioni per il ritardo. Se inviata entro il 31 ottobre, infatti, la dichiarazione dei redditi non è considerata in ritardo. Vediamo come fare per non incorrere in sanzioni per omessa dichiarazione.
730 non inviato, come rimediare?
Ogni contribuente che può presentare il modello 730 ha a sua disposizione la possibilità di optare anche per l’utilizzo del modello Redditi Pf e per quest’ultimo la scadenza di trasmissione non è stata ancora superata.
Per chi ha dimenticato di inviare il 730 entro il 30 settembre il rimedio più semplice per non incorrere in sanzioni è quello di presentare la propria dichiarazione dei redditi con il modello Redditi entro il 31 ottobre rimanendo, ancora, nei termini di invio senza ritardo.
L’unico inconveniente del trasmettere la propria dichiarazione dei redditi così tardi è che, se dal conguaglio dovesse risultare un debito da saldare, su quest’ultimo bisognerebbe applicare, tramite ravvedimento operoso, una quota di interessi. Il termine ultimo della scadenza per il pagamento del debito derivante dal conguaglio della dichiarazione dei redditi, indipendentemente dal modello che si utilizza, è fissato ogni anno al 30 giugno. Entro questa data va versato quanto dovuto al Fisco in un’unica soluzione o, se si sceglie la via della rateizzazione del debito, la prima rata consapevoli del fatto che sulle seguenti saranno applicati interessi.
Cosa rischia chi non ha presentato il 730?
Per chi riesce a trasmettere la propria dichiarazione con il modello Redditi entro il 31 ottobre non c’è alcun rischio perché, come detto, si è ancora nei termini dell’invio della dichiarazione stessa e non risulterà alcun ritardo di presentazione. La stagione della dichiarazione dei redditi, infatti, si conclude con l’ultima scadenza che è proprio quella di fine ottobre.
Dopo tale scadenza è possibile presentare la cosiddetta dichiarazione tardiva, ovvero entro 90 giorni dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione. Essendo questo fissato, come detto, al 30 novembre, si ha tempo fino al 29 gennaio 2026, ma in questo caso oltre all’imposta dovuta con i relativi interessi si dovrà pagare anche una sanzione amministrativa pecuniaria per la dichiarazione presentata tardivamente che varia dai 250 ai 1.000 euro.
Se si utilizza il ravvedimento operoso per la dichiarazione presentata nel termine dei 90 giorni dalla scadenza, inoltre, si avrà diritto a particolari sconti sulla sanzione amministrativa (per la dichiarazione per la quale non sono dovute imposte, ad esempio, di dovranno versare solo 25 euro, ovvero il 1/10 della sanzione prevista di 250 euro).
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