«Ho 5 penne. Te ne presto 2. Quante me ne restano?». È questa una delle domande che alcune aziende pongono al colloquio. Ecco qual è la risposta giusta per poter essere assunti.
“Ho 5 penne. Te ne presto 2. Quante me ne restano?”. È questa la domanda che sta mandando in crisi diversi giovani e meno giovani durante i colloqui di lavoro.
Per quanto possa sembrare una domanda banale, sono in molti gli aspiranti impiegati ad esser caduti questa trappola, come accaduto in Cina in una azienda. A raccontare dello “strambo colloquio” una signora cinese, che chiameremo Linn, la quale è riuscita dopo molti candidati a dare la risposta corretta ed essere assunta.
Infatti, ciò che molti non sanno è che oggigiorno i colloqui di lavoro non si limitano più a valutare solo le competenze tecniche o l’esperienza professionale. Molte aziende pongono domande apparentemente banali, ma in realtà mirano a valutare l’intelligenza emotiva e la flessibilità mentale e la velocità di pensiero dei candidati.
Queste domande sono progettate per mettere alla prova il pensiero critico e la capacità di affrontare situazioni inaspettate. Un esempio emblematico è proprio questa domanda: “Ho 5 penne. Te ne presto 2. Quante me ne restano?” Sebbene possa sembrare una domanda semplice, la risposta corretta potrebbe non essere quella che ci si aspetta. Ecco qual è la risposta giusta e come prepararsi al meglio per questo genere di domande ai colloqui.
“Ho 5 penne. Te ne presto 2. Quante me ne restano?” La risposta corretta
“Ho 5 penne. Te ne presto 2. Quante me ne restano?” Durante un colloquio di lavoro, una domanda del genere può sembrare facile, ma la risposta che si dà può fare la differenza tra essere assunti o meno.
La risposta ovvia che molti darebbero è “3”, basandosi su un semplice calcolo matematico. Se ho 5 penne e ne presto 2, ne rimangono in mano 3. Tuttavia, questa risposta, benché corretta dal punto di vista aritmetico, non tiene conto del contesto della domanda, che non è un mero quisito matematico.
La risposta corretta, che dimostra un pensiero critico e una comprensione più profonda del testo è “5”. Perché? Perché quando si presta qualcosa, non si perde la proprietà dell’oggetto; le penne sono ancora in possesso di chi le ha prestate solo temporaneamente.
Questa risposta non solo mostra una comprensione più completa del concetto di prestito, ma rivela anche che il candidato possiede una capacità di pensiero fuori dagli schemi, oltre a un livello di intelligenza emotiva che gli permette di interpretare situazioni complesse in modo più olistico.
Perché questa domanda è importante nei colloqui di lavoro
Questa domanda posta da alcune aziende cinesi e non solo, sebbene sembri semplice, serve a valutare molto più di quanto appaia. Le aziende moderne cercano candidati che non solo sappiano eseguire calcoli o svolgere compiti specifici, ma che siano anche in grado di pensare in modo critico e di affrontare problemi complessi con soluzioni creative. La domanda delle penne è un esempio di come un concetto banale possa rivelare la capacità di un candidato di comprendere e navigare situazioni che richiedono una riflessione più approfondita.
In un contesto aziendale, le decisioni non sono sempre bianche o nere, e la capacità di comprendere le sfumature è fondamentale. Un candidato che risponde “5” dimostra di essere capace di vedere oltre l’evidenza immediata, considerando implicazioni più ampie e potenziali conseguenze. Questo tipo di pensiero è cruciale in molte situazioni di lavoro, dove le decisioni devono essere prese rapidamente e con un’analisi completa di tutti i fattori coinvolti.
Come prepararsi a domande simili nei colloqui
Essere pronti a rispondere a domande come quella a cui abbiamo trovato la risposta corretta richiede un approccio mentale flessibile e una buona dose di pensiero critico. Per prepararsi, i candidati dovrebbero esercitarsi a interpretare le domande in modi diversi, non limitandosi alla risposta più ovvia. È importante ricordare che molte domande nei colloqui di lavoro non hanno una sola risposta giusta, ma la chiave è dimostrare un pensiero strategico e la capacità di valutare tutte le implicazioni di una situazione.
Per affrontare con successo domande simili, è utile allenarsi a pensare fuori dagli schemi, chiedendosi sempre se esiste una prospettiva diversa o una risposta alternativa che possa essere più completa o più appropriata al contesto.
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