Hai pochi giorni di tempo per vedere l’esplosione di una stella

Giorgia Bonamoneta

19 Marzo 2024 - 23:57

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La Nasa avverte: gli occhi al cielo per l’esplosione di una stella. Di cosa si stratta e quando avverrà il fenomeno?

Hai pochi giorni di tempo per vedere l’esplosione di una stella

Quest’anno si svolgerà un evento raro proprio sopra di noi: l’esplosione di una stella. Secondo quanto riportato da Live Science, che riporta a sua volta le dichiarazioni dirette della Nasa, l’esplosione sarà causata dalla stella binaria T Coronae Borealis (T CrB), situata a 3.000 anni luce di distanza nella costellazione della Corona Settentrionale.

La T CrB è un sistema stellare composto da una gigante rossa e una nana bianca che orbitano l’una attorno all’altra. Quando la nana bianca accumula abbastanza materia dalla gigante rossa, avviene una rapida fusione nucleare sulla superficie della stella nana, provocando l’esplosione di “nova”. Un fenomeno raro, registrato l’ultima volta nel 1946 e che si verificherà ancora tra circa 80 anni.

Secondo le stime della Nasa, l’esplosione è prevista entro settembre di quest’anno. Ecco cosa sappiamo sul raro evento astronomico.

Esplosione di una stella: quando si verificherà

L’esplosione di T Crb non è paragonabile all’esplosione di una supernova, che è un evento decisamente più potente e cataclismatico. Tuttavia, l’esplosione di nova di T Coronae Borealis (oT CrB) sarà comunque abbastanza luminosa da essere visibile dalla Terra per circa una settimana, prima di dissolversi nel buio dello spazio. Senza contare che è un evento raro.

Secondo le stime della NASA, questa esplosione è un evento “raro”, che si verifica approssimativamente ogni 80 anni. L’ultima volta che si è verificato un evento simile è stato nel lontano 1946. L’esplosione di T CrB è prevista entro settembre di quest’anno.

Come avviene l’esplosione di T Coronae Borealis?

Come spiegato dalla Nasa, l’esplosione avverrà all’interno della costellazione della Corona boreale, dove è presente un sistema binario composto da una gigante rossa e una nana bianca. Questa, chiamata T Coronae Borealis, ogni 80 anni dà vita a una “nova”.

Le due stelle del sistema binario sono abbastanza vicine da generare la reazione che vediamo come esplosione. Questo avviene quando, come spiegato dalla Nasa, la gigante rossa diventa instabile a causa dell’aumento di temperatura e pressione e inizia a espellere i suoi strati esterni. A quel punto la nana bianca raccoglie il materiale sulla sua superficie e l’atmosfera bassa e densa alla fine si riscalda abbastanza da provocare una reazione termonucleare fuori controllo, che produce la nova che vediamo dalla Terra.

Come riuscire a vedere l’esplosione della stella

La tempistica sarà essenziale. Anche se la luce persisterà nel cielo per una settimana, è l’esplosione a segnare il momento in cui alzare gli occhi al cielo. Una volta che l’esplosione sarà annunciata, la stella diventerà visibile nel cielo notturno in un quadrante specifico.

La posizione esatta della piccola costellazione della Corona boreale si può cercare su un planetario virtuale come Stellarium. In questo periodo dell’anno è visibile a Est, in alto nel cielo, vicino alle costellazioni di Ercole e del Boote. Si tratta di una zona del cielo particolarmente ricca di eventi e oggetti, come l’ammasso stellare di Ercole (M13) e la stella gigante rossa Arcturus.

La scelta del luogo dell’osservazione resta fondamentale. Le aree con basso inquinamento luminoso offrono le migliori condizioni per osservare il cielo notturno in tutta la sua bellezza. Tra questi: parchi, spiagge e osservatori astronomici. Attenzione anche agli strumenti giusti, come binocolo o un piccolo telescopio, che possono essere utili per ingrandire e osservare i dettagli della nova, anche se l’evento sarà abbastanza luminoso da essere visibile anche a occhio nudo.

L’opportunità di assistere all’esplosione di una stella è un evento unico nella vita. Assistervi è quindi fondamentale per tutti gli appassionati di spazio. Con la giusta tempistica, gli strumenti adeguati e un cielo sereno, chiunque può vivere questa esperienza, che rimarrà impressa nella memoria collettiva per i prossimi 80 anni.

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