Questa storica casa automobilistica giapponese si spingerà oltre i confini della Terra. Ufficializzato l’accordo per costruire una nuova generazione di rover lunari compatti.
Toyota, il più grande costruttore di automobili al mondo, ha deciso di spingersi oltre i confini della Terra. Il colosso giapponese ha annunciato una nuova collaborazione con la startup spaziale ispace, anch’essa nata in Giappone, con l’obiettivo di sviluppare una nuova generazione di rover lunari compatti.
L’accordo, ufficializzato a ottobre 2025, segna un passo importante per entrambe le aziende. Toyota porta la sua lunga esperienza nella progettazione di veicoli affidabili e ad alte prestazioni, mentre ispace mette sul tavolo il suo know-how nel campo dell’esplorazione spaziale privata. Il primo frutto della partnership dovrebbe essere impiegato già nella Mission 3 di ispace, prevista per i prossimi anni.
Toyota punta allo spazio
Non è la prima volta che Toyota si affaccia al settore aerospaziale. Negli ultimi anni, l’azienda ha mostrato un crescente interesse verso la cosiddetta “mobilità del futuro”, spaziando dai veicoli elettrici autonomi alla robotica avanzata. Già nel 2019 aveva annunciato con l’agenzia spaziale giapponese JAXA il progetto “Lunar Cruiser”, un veicolo pressurizzato per la permanenza a lungo termine sulla superficie lunare.
Nell’ambito di questo nuovo progetto, Toyota offrirà supporto tecnico e consulenza sul design del nuovo rover, aiutando ispace a garantire affidabilità e sicurezza. L’obiettivo è realizzare un mezzo capace di operare sul suolo lunare, un ambiente soggetto caratterizzato da temperature estreme, polvere abrasiva e gravità ridotta.
La collaborazione fra Toyota e ispace rientra nella visione del progetto “Cislunar Concept”, con cui la startup intende costruire una vera e propria infrastruttura privata per l’esplorazione e lo sfruttamento delle risorse lunari.
Dalle auto ai rover: il progetto “Cislunar Concept”
Costruire un veicolo in grado di muoversi sulla Luna non è “facile” come adattare un’auto terrestre. Il rover dovrà affrontare sfide estreme, tra temperature che oscillano da +120°C a -170°C, assenza di atmosfera, radiazioni intense e terreni irregolari.
Per Toyota, si tratta di un terreno ideale per mettere alla prova la sua capacità di ingegnerizzare sistemi complessi e affidabili. L’azienda potrà così trasferire nel settore spaziale la sua lunga esperienza nella produzione di veicoli resistenti, a basso consumo energetico e con componenti modulari. Al tempo stesso, la collaborazione consentirà a ispace di migliorare l’affidabilità delle proprie missioni, avvalendosi della metodologia produttiva giapponese nota per la sua precisione e per l’attenzione al dettaglio.
La riuscita del progetto sarà cruciale anche per le attività “terrestri” di Toyota. L’azienda punta infatti a sviluppare tecnologie che potranno trovare applicazione anche nei veicoli destinati al nostro pianeta: materiali più leggeri e resistenti, sistemi energetici di nuova generazione e software di guida autonoma capaci di affrontare condizioni estreme. Le conoscenze e i dati raccolti attraverso la missione Cislunar Concept diventeranno così un laboratorio prezioso per l’evoluzione dei futuri modelli elettrici della casa automobilistica.
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