Guerra Russia-Ucraina: raggiunto l’accordo al G7, cosa è stato deciso

Giorgia Bonamoneta

28 Giugno 2022 - 00:04

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Trovato accordo in seno al G7 per il tetto al prezzo del greggio russo, ma non basta. Draghi punta allo stesso trattamento per il gas. Cosa è stato deciso?

Guerra Russia-Ucraina: raggiunto l’accordo al G7, cosa è stato deciso

Per tutta la giornata di oggi, 27 giugno 2022, sono proseguiti i lavori del G7 per raggiungere degli obiettivi di risoluzione alle crisi che si sono aperte in seguito alla guerra tra Russia e Ucraina. La conferenza, che si è svolta in mattinata dallo Schloss Elmau, sulle Alpi bavaresi, ha visto partecipare i membri del G7: Usa, Canada, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Giappone. Invitato speciale, questa volta in diretta e non attraverso un video registrato, anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha risposto ad alcune domande.

Mentre il presidente ucraino ha spinto sulla necessità di raggiungere la pace entro la fine dell’anno, meglio se prima della stagione invernale, i leader dei Paesi del G7 hanno discusso sulla tetto del prezzo per il petrolio. Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha colto la palla al balzo per ricordare agli altri leader la necessità di raggiungere un accordo anche sul tetto massimo del prezzo per il gas. Mentre la questione del prezzo del petrolio sembra essere risolta, con l’apertura di una trattativa per i ministri di riferimento per lavorare sull’applicazione concreta del tetto del prezzo del petrolio, per il gas ci sono ancora molti ostacoli.

Draghi punta al tetto massimo per il prezzo del gas e ricorda anche un fatto storico, ovvero quando negli anni ’70 l’inflazione colpi duramente l’economia in seguito ai rincari sui costi dell’energia. Per evitare che questo avvenga la soluzione proposta dall’Italia e altri Paesi è il tetto del prezzo, mentre l’Ue ha rimandato a ottobre il summit per affrontare i rincari energetici.

La risoluzione del conflitto tra Russia e Ucraina passa attraverso petrolio e gas

È evidente che la guerra in corso tra Russia e Ucraina si sta giocando sulle materie prime. Non sono solo nell’interesse russo, ma sono anche un’arma per garantirsi un vantaggio durante le trattative. Negli ultimi mesi l’Europa ha preso una serie di decisioni in merito alle sanzioni da applicare alla Russia, ma sul gas e sul petrolio il discorso è sempre stato messo da parte. I Paesi europei avevano bisogno di tempo per riorganizzare e diversificare le forniture. Tempo che la Russia, negli ultimi giorni, ha deciso di non concedere più, come nel caso dell’Italia e della Germania.

Nel suo intervento il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto presente che non è il tempo delle trattive, al contrario è il momento di limitare i fondi agli invasori che stanno continuano a colpire duramente l’Ucraina. La risposta, ha continuato Zelensky, deve giungere prima della fine dell’anno. Con l’arrivo della stagione invernale e fredda i cittadini ucraini potrebbero pagare un prezzo ancora più alto. “La guerra va accorciata - ha detto - un conflitto a bassa intensità non è nell’interesse del popolo ucraino”. Come fare? Zelensky propone una nuova fase di sanzioni, nelle quali rientrano anche il tetto al prezzo di gas e petrolio.

Il G7 trova un accordo sul prezzo del petrolio ma non sul gas

Proseguono le trattative per l’imposizione di un tetto al prezzo del petrolio, ma la strada è ormai spianata, saranno i ministri a occuparsi dell’applicazione concreta dell’accordo sul tetto al petrolio. Le perplessità non sono mancate, c’è chi fa notare che un tetto al prezzo potrebbe scatenare l’ira della Russia e portare al conseguente blocco delle fornitura.

Mario Draghi ha colto l’occasione del G7 per far presente che i blocchi sono già in corso e che bisogna trovare una soluzione all’impennata dei rincari dell’energia. Per Draghi è necessario introdurre un tetto al prezzo del gas russo in Europa. Per evitare uno scenario simile a quello degli anni ’70 si deve lavorare a un tetto al prezzo per il gas, ha detto Draghi facendo riferimento alla profonda crisi inflazionistica che colpì i Paesi in quegli anni.

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