Gruppo FS rinnova il contratto. Aumento di €230 e €1.000 una tantum

Giorgia Paccione

23 Maggio 2025 - 18:02

Firmato il rinnovo del contratto nazionale e aziendale per oltre 90.000 dipendenti FS. Ecco cosa prevedono aumenti, welfare e nuove tutele.

Gruppo FS rinnova il contratto. Aumento di €230 e €1.000 una tantum

Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (FS) ha siglato, insieme alle principali organizzazioni sindacali del settore, l’atteso rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Mobilità - Attività ferroviarie e del contratto aziendale di secondo livello.

L’accordo, che interessa oltre 90.000 lavoratrici e lavoratori, tra personale diretto e addetti ai servizi appaltati, introduce un aumento medio mensile di 230 euro sui minimi tabellari, suddiviso in tre tranche tra giugno 2025 e giugno 2026, oltre a una quota una tantum di 1.000 euro a copertura del periodo di vacanza contrattuale dal 1° gennaio 2024 al 31 maggio 2025.

Il rinnovo, frutto di 18 mesi di trattative, non si limita agli aspetti economici ma interviene anche su welfare, sicurezza, organizzazione del lavoro e diritti.

Aumenti retributivi: i dettagli sui minimi tabellari e la quota una tantum

Il cuore dell’accordo riguarda la parte economica, con un incremento medio di 230 euro mensili sui minimi tabellari per il livello C1, che interessa la maggioranza del personale operativo.

In particolare, il livello vedrà il proprio minimo tabellare aumentare progressivamente fino a raggiungere la nuova soglia concordata, rafforzando la base retributiva anche per i futuri rinnovi e per il calcolo di premi e indennità accessorie.

Nello specifico, il valore del minimo contrattuale passerebbe da €1.877,30 a circa €2.107,30 con un aumento previsto di circa €3.220 sulla RAL, che passerebbe da €26.282,20 a €29.502,20, come riepilogato nella tabella seguente:

LivelloMinimo pre-rinnovo (€)Minimo post-rinnovo (€)RAL pre-rinnovo (€)RAL post-rinnovo (€)Incremento RAL (€)
C1 1.877,30 2.107,30 26.282,20 29.502,20 3.220,00

L’aumento sarà erogato in tre tranche, che entreranno progressivamente a pieno regime tra giugno 2025 e giugno 2026, consentendo così un adeguamento graduale ma significativo delle retribuzioni di base. Questo intervento risponde alle richieste sindacali di un recupero del potere d’acquisto, eroso negli ultimi anni dall’inflazione e dal blocco dei rinnovi contrattuali.

Oltre all’aumento strutturale, il contratto prevede l’erogazione di una quota una tantum di 1.000 euro, destinata a coprire il periodo di vacanza contrattuale intercorso tra la scadenza del precedente accordo (31 dicembre 2023) e l’entrata in vigore dei nuovi aumenti. La quota sarà liquidata ad agosto 2025 e rappresenta un riconoscimento concreto dell’attesa sostenuta dai lavoratori in questi mesi di trattativa.

Welfare, sicurezza e nuove tutele: le altre novità del rinnovo

Il rinnovo introduce anche importanti innovazioni sul fronte del welfare aziendale, della sicurezza e dei diritti. Ecco le principali novità.

  • Rafforzamento del welfare: vengono potenziati i fondi per previdenza e sanità integrativa, con nuove misure a sostegno della genitorialità, dell’assistenza ai familiari e dei permessi in caso di lutto. Per i lavoratori degli appalti ferroviari, dal 2026 è previsto l’introduzione di buoni pasto da 7 euro.
  • Premi di risultato: definito un accordo specifico per il recupero del premio di risultato 2024 (950 euro), con importi già fissati per i due anni successivi (1.100 euro per il 2025, 1.200 euro per il 2026), a conferma della volontà di incentivare la produttività e la partecipazione agli obiettivi aziendali.
  • Sicurezza e organizzazione del lavoro: il nuovo CCNL introduce la figura del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) di sito e la “Stop Work Authority”, che consente ai dipendenti di interrompere l’attività in caso di pericolo senza rischio di sanzioni disciplinari. Sono state inoltre riviste le regole su orari, riposi e organizzazione del lavoro, con l’obiettivo di migliorare il bilanciamento tra vita privata e professionale.
  • Inclusione e innovazione: l’accordo prevede la creazione di una commissione paritetica per analizzare l’impatto delle nuove professionalità legate all’innovazione e all’intelligenza artificiale, oltre all’introduzione dell’apprendistato duale per favorire l’ingresso dei giovani nel settore ferroviario.

Come sottolineato dall’Amministratore Delegato di FS, Stefano Antonio Donnarumma, infatti, l’accordo non solo risponde alle esigenze produttive, ma punta a valorizzare le competenze e a promuovere l’innovazione, con una particolare attenzione all’inclusione e al benessere delle persone.

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