Green bond per finanziare il nucleare arrivano in Europa?

Violetta Silvestri

20 Luglio 2022 - 15:29

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I green bond possono finanziare progetti legati all’energia nucleare? In Francia si sta concretizzando il passo, ma gli investitori restano scettici sul reale connubio sostenibilità verde e nucleare.

Green bond per finanziare il nucleare arrivano in Europa?

Il mercato dei green bond in Europa si prepara a finanziare per la prima volta progetti di energia nucleare.

Lo ha rivelato Bloomberg, secondo il quale Electricite de France ha aggiornato il suo quadro di finanziamento verde per includere il nucleare, dopo che i legislatori dell’Unione Europea hanno votato per dare ad alcuni progetti di energia nucleare un’etichetta sostenibile.

Diverse altre società ne stanno parlando con gli investitori, secondo NatWest Markets Plc, uno dei primi 10 esperti di accordi di obbligazioni ambientali.

In realtà, anche se il nucleare ha raggiunto lo status di “fonte verde” sulla carta, grazie alle basse emissioni di carbonio, è controverso e alcuni fondi etici prevedono di continuare a boicottarlo. Cosa sta per accadere nel mercato dei green bond?

Green bond e finanziamento del nucleare: il dilemma europeo

EDF ha affermato che distinguerà tra i green bond che finanziano il nucleare e quelli che non lo fanno, creando di fatto due classi di debito per far fronte allo scisma tra gli investitori.

“È probabile che nei prossimi 12 mesi vedremo un green bond europeo che finanzierà progetti nucleari, oltre a green bond in cui il nucleare è una delle molteplici fonti di energia finanziate”, ha affermato Arthur Krebbers, responsabile del clima aziendale e dei mercati dei capitali ESG a NatWest. “Questo non è un assegno in bianco per nucleare e gas: esiste un elenco dettagliato di criteri e salvaguardie ambientali in atto”.

La controversia che circonda l’etichetta verde dell’energia nucleare deriva dalle preoccupazioni sullo smaltimento dei rifiuti, sul potenziale per la proliferazione delle armi e sul rischio di radiazioni accidentali. Le storiche catastrofi nucleari da Chernobyl a Three Mile Island e Fukushima rendono più difficile l’espansione di questa fonte di energia.

Il tema è talmente divisivo che EDF ha precisato: i proventi dei green bond che finanziano l’energia nucleare saranno gestiti in un portafoglio separato. Sulla base dei progetti nucleari dell’azienda dello scorso anno, circa 8 miliardi di euro di spesa potrebbero essere ammissibili al finanziamento verde.

“Stiamo prendendo in considerazione alcuni investitori che non sono pronti a investire nel nucleare...”, ha detto a Bloomberg un portavoce di EDF. “Avranno sempre la possibilità di investire solo in green bond ’classici’, ad esempio investire in energie rinnovabili e progetti idroelettrici, se lo desiderano.”

La Francia è sicuramente il Paese del nucleare per eccellenza in Europa e non stupisce questo obiettivo di utilizzare l vendita di debito per finanziare questa controversa fonte energetica.

Investitori e dubbi sul nucleare verde

L’azienda canadese Bruce Power ha venduto l’anno scorso quelli che ha definito i green bond di debutto nel mondo per l’energia nucleare, seguito dall’Ontario Power Generation all’inizio di questo mese.

Dovrebbero esserci ancora molti acquirenti. Circa il 60% degli investitori intervistati da Barclays ha affermato che sarebbe disposto ad acquistare debito verde finanziando la generazione nucleare, sebbene gli intervistati europei siano stati i più reticenti. Il suo fascino è stato rafforzato quest’anno dai timori di una crisi energetica europea in seguito dell’invasione russa dell’Ucraina.

“Riconosciamo la complessità delle scorie nucleari, della sicurezza e dei costi, ma desideriamo esplorare tutte le opportunità per consentire le zero emissioni nette e quindi abbiamo una visione cautamente positiva del nucleare come combustibile ponte”, ha affermato Scott Freedman, gestore di fondi con sede a Londra.

Gli atteggiamenti nei confronti della fonte di energia differiscono da regione a regione e sono legati a decenni di proteste contro le armi nucleari. Un sondaggio Natixis pubblicato il mese scorso ha rilevato che è particolarmente improbabile che trader provenienti da Germania, Austria e Svizzera finanzino il settore, poiché questi Paesi si sono storicamente opposti all’energia atomica.

Il Rathbone Ethical Bond Fund da £2,3 miliardi è tra quelli che hanno inserito nella lista nera la fonte di energia, vedendo tutti i possibili benefici superati dai rischi a lungo termine. Il gestore del fondo Bryn Jones ha parlato chiaramente:

“Non neghiamo che l’energia nucleare offra una fonte di elettricità a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, la crisi climatica non è l’unica che il nostro mondo deve affrontare; la perdita di biodiversità è un altro rischio critico e spesso trascurato. Non siamo convinti della capacità di far funzionare centrali nucleari e immagazzinare rifiuti per lunghi periodi di tempo senza garantire impatti significativi sull’ambiente in generale.”

Tutti quesiti e valutazioni cruciali nel definire i contorni della finanza verde, come richiesto dall’emergenza climatica e dall’urgenza di agire per salvare l’ambiente, anche con le azioni degli investitori.

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