Arriva Gemini 3, un modello AI tutto nuovo che potenzia l’intelligenza artificiale di Google. Ecco alcune delle principali novità dswa da Big G.
Con un post pubblicato sul suo blog ufficiale, il CEO di Google Sundar Pichai e il CEO di DeepMind Demis Hassabis hanno annunciato ufficialmente l’arrivo di Gemini 3. Si tratta di un modello tutto nuovo di intelligenza artificiale, già definito come “il più intelligente fino ad oggi”. Se per i lanci passati si è dovuto attendere qualche settimana prima del rilascio, con Gemini 3 il rollout è già partito.
Le novità sono innumerevoli e vanno da strumenti potenziati per il bot principale all’arrivo di Pro e Deep Think. Ma non solo perché, per l’occasione, Google ha anche presentato l’inedita piattaforma Antigravity pensata per gli sviluppatori. Vediamo insieme in che modo Gemini 3 andrà ad impattare positivamente nell’utilizzo del chatbot.
Gemini 3, tutte le novità in arrivo
Il vero grande protagonista è Gemini 3 Pro, che va a sostituire l’attuale 2.5 Pro ed è disponibile da oggi nell’app di Gemini e all’interno della Modalità AI di Ricerca Google. Si tratta di una versione più intelligente, che punta dritto alle risposte migliori che si possano fornire in base al prompt di comandi inserito. È stato posto l’accento su Vibe Coding, capace di generare interfacce più ricche e interattive a partire da un comando.
Un’altra chicca è Gemini 3 Deep Think, ossia la risposta di Google alla nuova ondata di modelli di ragionamento come o1 di DeepThink. Si tratta di sistemi che richiedono più tempo per pensare prima di rispondere, in modo da fornire risposte più complesse e adatte al prompt inserito dall’utente.
Per ciò che riguarda l’aspetto multimodale, Gemini 3 è in grado di combinare visione, testo e ragionamento. Tra le altre cose, ci sono da oggi funzionalità per decifrare ricette scritte a mano, per caricare video dei propri allenamenti e ottenere consigli, apprendimento del viso per avere simulazioni in tempo reale e molto altro.
Il nuovo Google Antigravity
L’accento è stato infine posto su Google Antigravity, una piattaforma tutta nuova che Google ha definito come servizio per lo sviluppo agenetico. A primo impatto, si presenta come uno sviluppatore vero e proprio, e non come una semplice intelligenza artificiale che risponde ai comandi. Al suo interno, infatti, l’AI ha modo di accedere all’editor di codice, al Terminale e al browser.
Una serie di vantaggi che permette all’intelligenza artificiale di pianificare, codificare e convalidare il lavoro svolto. Se per esempio gli viene chiesto di creare un’app, Gemini scriverà il codice, eseguirà i comandi e controllerà l’output nel browser per assicurarsi che funzioni correttamente. E per la generazione di asset, anche il nuovo modello di Nano Banana è già stato integrato.
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