Google fornirà alla NATO un cloud sovrano per la sicurezza dei dati. Firmato accordo multimilionario

P. F.

26 Novembre 2025 - 16:52

La NATO sigla un accordo milionario con Google. Il colosso tecnologico fornirà all’Alleanza Atlantica tecnologie sovrane e altamente sicure per la protezione di informazioni classificate.

Google fornirà alla NATO un cloud sovrano per la sicurezza dei dati. Firmato accordo multimilionario

Google ha annunciato la firma di un contratto multimilionario con la NATO Communication and Information Agency (NCIA) per la fornitura di tecnologie cloud sovrane e altamente sicure. L’intesa, resa nota il 24 novembre, rappresenta un passo strategico nel processo di modernizzazione digitale dell’Alleanza Atlantica, con l’obiettivo di rafforzare la gestione dei dati sensibili e abilitare l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale.

Secondo quanto comunicato dalla Big Tech, l’accordo mira a consolidare l’infrastruttura tecnologica della NATO e a garantire che informazioni classificate o critiche possano essere trattate in un ambiente totalmente controllato, resiliente e conforme ai requisiti di sovranità digitale dei Paesi membri.

Google Distributed Cloud al centro della nuova infrastruttura digitale della NATO

La NCIA ha scelto Google Distributed Cloud (GDC) per supportare le attività del Joint Analysis, Training and Education Centre (JATEC), struttura dedicata alla formazione e all’analisi operativa dell’Alleanza. Come si legge nel comunicato pubblicato sul portale ufficiale di Google Cloud, JATEC utilizzerà questa infrastruttura per “modernizzare le sue capacità operative e gestire carichi di lavoro classificati”, integrando tecnologie cloud in un contesto in cui la sicurezza è prioritaria.

Elemento cardine dell’accordo è il GDC air-gapped, la soluzione completamente isolata dalle reti pubbliche che rientra nell’offerta di cloud sovrano di Google. È una piattaforma progettata per ospitare dati e processi ad altissima sensibilità, mantenendo un isolamento totale. Google spiega che questa soluzione “porta i servizi cloud più avanzati e le capacità AI all’interno di ambienti completamente disconnessi e altamente sicuri”, garantendo pieno controllo operativo e il rispetto delle norme più severe sulla residenza dei dati.

Grazie a questo approccio, la NATO potrà sfruttare strumenti di analisi e intelligenza artificiale su dati critici senza comprometterne la protezione. Il comunicato sottolinea come la tecnologia assicuri “la massima sicurezza e autonomia, indipendentemente dalla scala o dalla complessità”.

Si accellera la modernizzazione digitale della NATO

Tara Brady, presidente di Google Cloud EMEA, ha evidenziato il valore strategico dell’accordo: “Google Cloud è dedicata a supportare la missione critica della NATO nello sviluppo di un’infrastruttura robusta e resiliente”. Brady ha aggiunto che la partnership permetterà all’Alleanza di “accelerare decisamente i suoi sforzi di modernizzazione digitale mantenendo i più alti livelli di sicurezza e sovranità digitale”.

Da parte della NATO, l’attenzione è puntata sull’introduzione di tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale. Antonio Calderon, Chief Technology Officer della NCIA, ha dichiarato che “l’NCIA è impegnata a sfruttare le tecnologie di nuova generazione, inclusa l’AI, per rafforzare le capacità operative della NATO”. Calderon ha ricordato che la collaborazione con il settore privato è “una componente critica della nostra strategia di trasformazione digitale” e che l’accordo con Google consentirà di realizzare un ambiente cloudsicuro, resiliente e scalabile” per JATEC, in grado di soddisfare “gli standard più elevati per la protezione dei dati altamente sensibili”.

Una piattaforma progettata per la sovranità digitale dell’Alleanza

Nelle note tecniche, Google definisce GDC air-gapped un ambiente pensato per carichi di lavoro soggetti a regole stringenti su residenza e sicurezza dei dati. La piattaforma, completamente disconnessa da internet e dal cloud pubblico, permetterà alla NATO di mantenere il controllo totale sulle informazioni classificate all’interno del proprio territorio, garantendo allo stesso tempo capacità analitiche avanzate utili a migliorare l’efficienza operativa tra membri e partner dell’Alleanza.

L’integrazione della soluzione è prevista nei prossimi mesi e rappresenta un ulteriore passo verso una NATO sempre più digitale, autonoma e in grado di adottare in modo sicuro le tecnologie di cloud computing e AI che stanno ridefinendo gli standard globali della difesa e della sicurezza internazionale.

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