Gli Stati Uniti si alleano con l’Arabia Saudita per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale

Violetta Silvestri

14 Maggio 2025 - 11:14

Stati Uniti e Arabia Saudita uniti da nuovi piani strategici per lo sviluppo dell’IA: cosa prevedono gli accordi tra il regno e i giganti tecnologici USA e perché sono cruciali?

Gli Stati Uniti si alleano con l’Arabia Saudita per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale

Il settore strategico dell’intelligenza artificiale trova una nuova e cruciale partnership nella corsa al dominio tecnologico, quella tra Stati Uniti e Arabia Saudita.

Diverse aziende tecnologiche statunitensi hanno infatti annunciato accordi per lo sviluppo di IA in Medio Oriente, mentre il presidente Trump si è assicurato 600 miliardi di dollari di impegni sauditi nei confronti delle aziende USA durante un tour nei Paesi del Golfo.

Il Regno saudita, che sta cercando di rendere la propria economia meno dipendente dalle entrate petrolifere, mira proprio a raggiungere la posizione di polo per l’intelligenza artificiale e vuole diventare un centro leader nelle attività legate all’IA al di fuori degli Stati Uniti.

Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman ha lanciato infatti Humain, un’iniziativa volta a sviluppare e gestire le tecnologie di intelligenza artificiale in Arabia Saudita.

In questo contesto, la visita di Trump si è rivelata davvero benefica per la nazione mediorientale: Nvidia e altre prestigiose società USA attive nel settore dell’IA hanno firmato accordi importanti con il regno. È l’inizio di un’alleanza tecnologica di grande rilevanza, anche geopolitica.

USA-Arabia Saudita insieme per l’IA: cosa prevedono i nuovi accordi?

Protagonista assoluta di questa nuova partnership è senza dubbio il colosso Nvidia.

L’azienda ha dichiarato che venderà centinaia di migliaia di chip di intelligenza artificiale in Arabia Saudita, con una prima tranche di 18.000 dei suoi nuovi semiconduttori “Blackwell” destinati a Humain, la startup di intelligenza artificiale appena lanciata dal fondo sovrano saudita.

Il progettista di chip Advanced Micro Devices ha annunciato anch’esso un accordo con Humain, affermando di aver avviato una collaborazione dal valore di 10 miliardi di dollari.

Qualcomm Inc non è stata a guardare e ha firmato un memorandum d’intesa per sviluppare e costruire un processore centrale (CPU) per data center. L’azienda di San Diego, che ha sviluppato chip, ha acquisito il produttore di CPU per server Nuvia nel 2021, ma non ha ancora rilasciato alcun prodotto.

La Casa Bianca ha dichiarato che l’azienda saudita DataVolt investirà 20 miliardi di dollari in data center di intelligenza artificiale e infrastrutture energetiche negli Stati Uniti. Alphabet, DataVolt, Oracle Corp, Salesforce e Uber saranno attive in piani di investimento dei quali non si hanno ancora dettagli.

IA come strumento di potere: cosa significa la collaborazione USA-Arabia Saudita?

L’annuncio di questi accordi sottolinea l’importanza dei chip Nvidia - e delle tecnologie delle altre aziende USA - come strumento di contrattazione per l’amministrazione Trump, in quanto i Paesi di tutto il mondo chiedono a gran voce questi dispositivi, utilizzati per addestrare e distribuire software di intelligenza artificiale avanzati come ChatGPT.

Non solo. La partnership offre prestigio e aumenta il dominio statunitense in un settore cruciale e sempre più strategico anche nella lotta di potere con la Cina.

Il CEO di Nvidia Jensen Huang ha salutato l’intesa con entusiasmo: “Sono felicissimo di essere qui per celebrare l’inaugurazione, l’inizio di Humain. È davvero una visione incredibile che l’Arabia Saudita costruisca l’infrastruttura di intelligenza artificiale del vostro Paese, così che possiate partecipare e contribuire a plasmare il futuro di questa tecnologia incredibilmente rivoluzionaria”.

L’Arabia Saudita è ricca di energia e la trasforma attraverso versioni gigantesche dei supercomputer di intelligenza artificiale di Nvidia, che sono essenzialmente delle fabbriche di intelligenza artificiale”, ha aggiunto.

“Insieme stiamo costruendo una piattaforma di intelligenza artificiale di importanza mondiale che offre prestazioni, apertura e portata a livelli senza precedenti”, ha affermato Lisa Su, CEO di AMD, in una nota.

Con una parte della capacità destinata a entrare in funzione nel 2026, Humain supervisionerà la fornitura dell’energia per l’elaborazione dei dati ai potenziali clienti, mentre AMD fornirà CPU, GPU e il suo software che aiuterà a orchestrare l’elaborazione dei dati.

D’altro canto, lo slancio innovativo serve al Regno per plasmare un’immagine di sé sempre più moderna, all’avanguardia, protesa allo sviluppo e al benessere dei cittadini (magari nascondendo le questioni spinose dei diritti umani).

Presieduta da bin Salman, Humain opererà nell’ambito del Fondo pubblico di investimento e offrirà servizi e prodotti di intelligenza artificiale, tra cui data center, infrastrutture di intelligenza artificiale, funzionalità cloud e modelli di intelligenza artificiale avanzati.

“Per costruire un’azienda di intelligenza artificiale, servono le fondamenta e l’infrastruttura”, ha dichiarato martedì Tareq Amin, CEO di Humain, sul palco da Riyadh. “È un’iniziativa davvero, davvero importante per il regno”.

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