Germania, la pensione non basta più: il governo punta sul mercato azionario

Redazione Money Premium

27 Agosto 2025 - 06:44

Un sistema pubblico nato con Bismarck è oggi in crisi per l’invecchiamento demografico. Il governo punta sui giovani e sul mercato azionario, ma il dibattito divide il Paese.

Germania, la pensione non basta più: il governo punta sul mercato azionario

Il tema della crisi delle pensioni in Germania è diventato uno dei nodi più delicati della politica economica europea. Il sistema a ripartizione introdotto da Otto von Bismarck nel 1889, sopravvissuto a guerre mondiali e crisi economiche, appare oggi fragile davanti al calo demografico. Le proiezioni mostrano che nel 2040 ogni 100 lavoratori dovranno sostenere 41 pensionati, un peso insostenibile senza correttivi radicali.

Il governo ha scelto una via controversa: incoraggiare il risparmio privato con un nuovo schema, la cosiddetta “early start pension”. I genitori riceveranno 10 euro al mese per ogni figlio tra i 6 e i 18 anni da destinare a un piano di risparmio azionario vincolato fino all’età pensionabile. Il costo stimato è di 1,5 miliardi di euro l’anno, un importo relativamente contenuto se paragonato ai 117,9 miliardi che già oggi servono a colmare i buchi del sistema pubblico.

I sostenitori, come l’economista Ulrike Malmendier, vedono nell’iniziativa un cambio culturale più che finanziario. In un Paese in cui solo il 17% della popolazione adulta detiene azioni, contro il 39% del Regno Unito e il 62% degli Stati Uniti, l’obiettivo è avvicinare le nuove generazioni al mercato dei capitali. La logica è quella di creare “esperienze formative” che possano ridurre l’avversione al rischio, promuovendo l’idea che investire piccole somme nel lungo periodo può produrre rendimenti significativi. [...]

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