Le quotazioni del gas continuano a crescere e da Goldman Sachs prevedono che il prezzo possa arrivare ad un livello mai toccato dal 2008.
Prosegue la corsa dei prezzi delle materie prime determinata da un mix di aumento della domanda, arrivato con il recupero delle economie mondiali, e carenza di produzione.
L’arrivo della stagione fredda, inoltre, sta accentuando il trend e in diversi paesi il costo delle bollette sta lievitando, colpendo aziende e consumatori.
In questo contesto, gli analisti prevedono il proseguimento del rally del prezzo del gas naturale, iniziato con il finire dell’emergenza da pandemia, fino a toccare livelli che non vedeva dal 2008.
Quotazioni del gas naturale ai massimi storici
La tendenza al rialzo del gas sembra non fermarsi, con i prezzi che da inizio anno sono raddoppiati.
Il future del gas naturale con consegna a ottobre è salito sopra quota 5,60 dollari per un milione di unità termiche britanniche, o mmBtus.
Il rally ha sostenuto in borsa le società specializzate nella produzione di gas naturale negli Stati Uniti come EQT, Range Resources, Cabot Oil and Gas e Antero Resources, sottolineava la CNBC. Anche il petrolio WTI non ferma la sua corsa e oggi viene scambiato a 72 dollari al barile dopo i picco di 73 dollari toccato ieri, livello che aveva lasciato a inizio agosto.
Gas naturale da record con il recupero dell’economia mondiale
L’aumento risulta ancora più evidente se si confrontano i prezzi con il periodo di maggiore emergenza della pandemia, quando il gas era sceso sotto quota 2 dollari.
Con il recupero delle economie, i prezzi del gas hanno iniziato a riprendersi, soprattutto dopo che diversi paesi e aziende di tutto il mondo hanno deciso che il gas naturale è il carburante preferito per la trasmissione di energia pulita, facendone salire il valore alle stelle.
All’aumento della domanda si aggiunge anche la riduzione delle scorte, ridotte ad un livello molto inferiore alle quantità storiche, secondo il presidente e Ceo dell’Omega Familiy Office, Leon Cooperman.
Previsioni su gas naturale: cosa aspettarsi?
La diminuzione delle temperature nel corso della stagione fredda che sta arrivando potrebbe essere maggiore del solito e secondo Goldman Sachs rappresenterebbe un elemento di sostegno del prezzo del gas naturale oltre i 10 dollari mmBtu, livello raggiunto l’ultima volta nel 2008.
Questi esperti, inoltre, prevedono che il prezzo potrebbe schizzare addirittura ai 22 dollari/mmBtu, nel caso in cui la stagione invernale risultasse particolarmente fredda, scatenando una forte competizione con l’Asia per il gas naturale liquefatto.
Anche secondo GS la carenza delle scorte potrebbe mettere pressione sui prezzi, con le riserve che attualmente risultano del 24% al di sotto della media.
Le cause di questa carenza vanno ricercate, secondo gli analisti, nella temperatura fredda riscontrata nei mesi di aprile e maggio, a cui si sono aggiunte la diminuzione delle importazioni di gas naturale liquefatto dovuta ai lavori di manutenzione in Australia e Russia, una domanda eccezionale in Sud America e l’incidente nello stabilimento di Novyj Urengoj (Russia) del 5 agosto, risolto solo recentemente.
Un allentamento sulla pressione sui prezzi potrebbe arrivare nel prossimo futuro, aggiungono da GS, a causa dell’aumento delle importazioni dalla Norvegia e della diminuzione della domanda in estate.
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