Gas, inverno 2024 al sicuro ma attenzione a queste incognite

Giorgia Bonamoneta

2 Maggio 2023 - 19:49

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L’inverno 2022-2023 è stato mite e ha permesso, insieme ad altri fattori, di non intaccare troppo le scorte di gas. Le crisi del gas è finita? L’inverno 2024 è al sicuro, ma ci sono delle incognite.

Gas, inverno 2024 al sicuro ma attenzione a queste incognite

L’inverno 2022-2023 ha accompagnato il timore di dover razionare i consumi del gas per il riscaldamento delle abitazioni e la produzione industriale. Ci siamo però ritrovati nella situazione opposta, cioè ad avere più scorte di quante previste. Tra settembre e ottobre si credeva necessario intaccare le riserve strategiche, ma oggi rimangono a disposizione oltre 11 miliardi di metri cubi di gas.

L’inverno 2024 è al sicuro del rischio razionamento? La risposta sembrerebbe essere sì, ma ci sono delle incognite da tenere in considerazione. Fondamentale infatti ricordare che sono stati un insieme di fattori ad aver permesso di evitare lo scenario peggiore per l’inverno 2022-2023. Essenziali al superamento senza razionamento dell’inverno appena passato sono stati infatti le forniture dalla Russia, non cessate del tutto e soprattutto un inverno caldo, con temperature più alte della media stagionale.

L’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) è del tutto ottimista ed è convinto che l’Italia riuscirà a riempire i propri stoccaggi in preparazione del prossimo inverno. Nel dossier prodotto da Ispi si legge la statistica per l’inverno 2024: Italia potrà disporre, secondo questi dati, di 36 miliardi di metri cubi di gas.

La crisi potrebbe dirsi superata quindi, ma solo se si ripeteranno le condizioni dell’inverno 2022-2023 come temperature più alte, bassa tensione sui prezzi e le disponibilità delle forniture di gas, oltre alla quota di gas russo. In altre parole la crisi non è passata, ma l’Italia si trova in una condizione avvantaggiata rispetto allo scorso anno ed è da questa posizione che bisogna iniziare a preparare l’inverno 2024.

Scorte del gas al 60%: l’inverno 2024 non desta preoccupazione

Sceso il livello di preoccupazioni per l’inverno 2024. Il 2022 si è chiuso con l’allarme per le scorte di gas dell’anno 2023-2024. Si temeva infatti che con il blocco della fornitura dalla Russia e i prezzi alti del gas l’inverno sarebbe stato a rischio razionamento. Il riscaldamento globale per una volta però ha sortito un effetto positivo: farci risparmiare sul gas. Una serie di fattori hanno quindi portato verso l’alto l’asticella del risparmio del gas e l’inverno si è chiuso con le scorte fissate al 60%.

Nel report di Ispi si legge che a fine aprile le scorte a disposizione erano 11 miliardi di metri cubi di gas, con le riserve strategiche a quota a 4,6 miliardi di metri cubi di gas. Per questo il prossimo inverno 2024 destra meno preoccupazioni. L’Italia potrebbe teoricamente disporre di 36 miliardi di metri cubi di gas e anche eliminando le componenti definite “incerte” dal dossier - cioè i 2,5 miliardi di metri cubi provenienti dalla Russia e l’1,7 miliardi di metri cubi garantiti dal rigassificatore di Piombino - restano comunque a disposizione 34 miliardi di metri cubi di gas. Abbastanza gas per superare l’inverno, soprattutto se mite come quello 2022-2023. Infatti, facendo un breve confronto, nel 2021 i consumi totali avevano toccato 27,6 miliardi di metri cubi, un consumo che è stato ulteriormente ridotto del 20% quest’anno.

Inverno sicuro ma con incognite: serve prudenza

Anche alla luce dei dati positivi in merito alle scorte di gas per il riscaldamento e la produzione industriale, la crisi non si può dire superata. Secondo diverse fonti il prossimo inverno sarà sì tranquillo, ma se si riprodurranno le stesse condizioni di questo inverno. Serviranno quindi temperature miti, una quota seppur bassa di gas dalla Russia e zero tensioni sui prezzi e sulla disponibilità delle forniture.

Ci vuole quindi cautela nell’utilizzo delle scorte perché la crisi non è passata. Nella conclusione del report di Ispi si legge che l’Italia è uscita dall’inverno 2022-2023 con una posizione di estrema forza, che ha permesso la riduzione della bolletta del gas del 50% e quella luce del 65%. Questo permette di guardare al 2024 con ottimismo, ma anche di dedicare tempo alla preparazione del prossimo inverno.

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