Frutta e verdura contaminate, ecco quali hanno più pesticidi

Anche frutta e verdura sono fortemente contaminate a causa dell’inquinamento e dei pesticidi. Scopriamo quali sono i 12 alimenti più contagiati. Ecco la classifica.

Frutta e verdura contaminate, ecco quali hanno più pesticidi

Tutto ciò che ci circonda è esposto alla contaminazione: dall’aria che respiriamo al tè che sorseggiamo, dalla frutta che mangiamo fino al sangue umano, dove recentemente sono state rilevate tracce di microplastica. Sebbene la portata dell’inquinamento sia ormai evidente, restano ancora incerti gli effetti sul lungo periodo. Il problema non è tanto la singola fonte di contaminazione, quanto l’accumulo quotidiano di sostanze nocive che ingeriamo, spesso senza rendercene conto.

Gli alimenti che coltiviamo non scampano all’inquinamento, anzi. Ciò che mangiamo quotidianamente non è esente da contaminazioni. La questione pesticidi resta centrale, soprattutto considerando il crescente interesse verso l’agricoltura biologica, che dovrebbe evitare (almeno in teoria) l’impiego di fitofarmaci. Tuttavia, recenti analisi condotte da vari enti dimostrano che tracce di contaminazione si possono trovare anche nei prodotti bio, sebbene in quantità minori.

A livello europeo, la strategia Farm to Fork punta a dimezzare l’uso dei pesticidi entro il 2030, ma l’Italia resta indietro: secondo un’inchiesta di Greenpeace Uk, il nostro Paese è tra i maggiori esportatori europei di pesticidi vietati. In parallelo, la rivista greenMe ha evidenziato come molti prodotti agricoli europei, e in particolare italiani, presentino sostanze pericolose come interferenti endocrini, agenti mutageni e reprotossici.

Gli alimenti più contagiati: la classifica secondo EWG (2024)

Torna puntuale anche quest’anno la consueta analisi dell’Environmental Working Group (EWG), che ha esaminato i dati più recenti del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) relativi a 47.510 campioni di 46 tra i frutti e ortaggi più comuni.

Nel 2024, l’EWG ha rilevato che il 75% dei prodotti freschi non biologici venduti negli Stati Uniti conteneva residui di pesticidi, anche dopo essere stati lavati e sbucciati, simulando la preparazione domestica. Quattro dei cinque pesticidi più frequenti appartengono alla categoria dei fungicidi:

  • fludioxonil;
  • pyraclostrobin;
  • boscalid;
  • pyrimethanil.

Anche se i dati si riferiscono al mercato statunitense, sono un indicatore significativo del livello globale di contaminazione, data la natura industriale e interconnessa della filiera agroalimentare.

La “Dirty Dozen” 2024

La Dirty Dozen (in italiano: la sporca dozzina) è una lista pubblicata ogni anno dall’Environmental Working Group (EWG), organizzazione non profit statunitense. Questa classifica raccoglie i 12 tipi di frutta e verdura più comunemente contaminati da residui di pesticidi tra quelli analizzati. Ecco i 12 alimenti più contaminati secondo l’ultimo rapporto:

  1. Fragole
  2. Spinaci;
  3. Cavolo riccio, cavolo verde, senape;
  4. Uva;
  5. Pesche;
  6. Pere;
  7. Nettarine;
  8. Mele;
  9. Peperoni e peperoncini;
  10. Ciliegie;
  11. Mirtilli;
  12. Fagiolini.

Ogni alimento della lista (ad eccezione delle ciliegie) ha mostrato la presenza di oltre 50 pesticidi diversi, e anche i campioni meno contaminati contenevano almeno 13 sostanze residue, con picchi fino a 23.

È importante sottolineare che questa lista non segnala necessariamente i prodotti più pericolosi per la salute, ma quelli che vengono trattati con una maggiore varietà e quantità di pesticidi durante la coltivazione.

Agricoltura intensiva e biologica: l’alternativa meno contaminata

I dati riportati nella lista poco sopra non rappresentano solo quelli relativi ad alimenti provenienti da agricoltura intensiva. Lo studio è stato condotto anche su alimenti biologici e anche questi sono risultati contaminati. Il confronto però è piuttosto chiaro, tanto che solo un pomodoro biologico su 10 è contaminato, al contrario di 6 pomodori da agricoltura intensiva su 10. La statistica simile si ripete anche nel caso di altri alimenti, tracciando così un’evidenza: gli alimenti biologici sono meno contaminati.

Nello studio si legge che “nei rari casi in cui l’organismo è contaminato, anche i livelli di pesticidi sono molto inferiori rispetto a quelli convenzionali (ndr ‘coltivazione intensiva’)”. Per questo, per quanto possibile, il Programma Nazionale di Nutrizione Sanitaria (PNNS) del Ministero della Salute ne consiglia l’acquisto e la consumazione.

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