25 aprile, giorno della Liberazione: le frasi (e le immagini) per gli auguri e per ricordare il significato di questa festa nazionale.
Sono diverse le frasi per il 25 aprile che si potrebbero utilizzare come augurio per la Festa della Liberazione. Una festività nazionale, ma che probabilmente sarebbe più opportuno definire come “ricorrenza”: nel giorno del 25 aprile, infatti, cade l’anniversario della liberazione dell’Italia, come fissata in modo definitivo con la legge n. 269 del maggio 1949 presentata da Alcide de Gasperi.
La Festa della Liberazione dovrebbe essere quindi un giorno di ricordo, in cui si guarda al passato con criticità facendo sì che gli errori commessi non vengano più ripetuti.
Ecco perché anche la frase scelta per il 25 aprile, da inviare a un amico o anche solo per descrivere una foto pubblicata sui social, dovrebbe avere quelle caratteristiche con cui far riflettere chi la legge, ricordandogli qual è il vero significato di questa giornata, ovvero commemorare la resistenza politica e militare contro il regime fascista e l’occupazione nazista.
Quindi, il modo migliore per trascorrere questa giornata è aprire il dialogo con amici e parenti e perché non farlo condividendo con loro un pensiero o un aforisma?
Per ricordare le origini di questa festa tanto importante per la Repubblica italiana abbiamo raccolto qui di seguito le migliori frasi e le immagini più belle da postare o inviare su WhatsApp, Instagram e Facebook. Con l’obiettivo di far rivivere la memoria storica abbiamo scelto alcune citazioni delle più grandi e illustri firme italiane, e non solo.
Frasi 25 aprile 2023: citazioni e immagini da condividere su Facebook e WhatsApp
Non festa della libertà, come un’illusione comoda. Ma festa della liberazione, come dono ricevuto ieri e da costruire ogni giorno 25 aprile.
Il dovere di ogni Stato dovrebbe essere quello di rimuovere ogni ostacolo che impedisce la libertà. Buon 25 aprile.
Per un momento di memoria vera bastano anche il fiore deposto, il gesto grato, lo scorcio di muro, la fotografia, il portone, la lapide, il cippo, la breve sosta silenziosa. Basta un minuto per sentire che oggi è il 25 Aprile.

Per il 25 aprile voglio ricordare a tutti, citando le parole del presidente Sandro Pertini, che il fascismo non è un’opinione: è un crimine.
L’italiano non lavora, fatica. Ma oggi si ferma e festeggia il valore più importane: la libertà. Buon 25 aprile!
La liberazione non bisogna ricordarla un solo giorno dell’anno, la libertà non si celebra come evento ma come fatto da salvaguardare ogni giorno.

Il 25 aprile ci ricorda che vivere significa anche essere liberi. Auguri!!
Fin quando avrete nonni in vita, chiedete loro cosa è stato il 25 aprile: ve lo diranno meglio di qualsiasi libro di storia.

25 aprile 2023: frasi celebri di autori e grandi firme italiane
Una buona parte degli italiani vivrebbe nel fascismo come dentro la propria pelle. Magari dentro a un fascismo meno coreografico, con meno riti, con meno parole: ma fascismo. Un regime che non dia la preoccupazione di pensare, di valutare, di scegliere.
Leonardo Sciascia
La libertà non si può spiegare. Si può soltanto respirare senza pensarci, come l’aria, e come l’aria rimpiangerla quando non c’è più. A differenza dei dogmi, non reclama certezze e non ne offre. I suoi mattoni sono i dubbi e gli errori, gli slanci e gli abusi. I suoi confini sono labili, mobili. E la sua rovina è l’assenza di confini, che le toglie il piacere sottile della trasgressione.
Massimo Gramellini
Era giunta l’ora di resistere; era giunta l’ora di essere uomini: di morire da uomini per vivere da uomini.
Piero Calamandrei
Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.
Antonio Gramsci
La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva.
Sergio Mattarella
Gli uomini, per essere liberi, è necessario prima di tutto che siano liberati dall’incubo del bisogno.
Sandro Pertini
Dopo venti anni di regime e dopo cinque di guerra, eravamo ridiventati uomini con un volto solo e un’anima sola. Eravamo di nuovo completamente noi stessi. Ci sentivamo di nuovo uomini civili. Da oppressi eravamo ridiventati uomini liberi. Quel giorno, o amici, abbiamo vissuto una tra le esperienze più belle che all’uomo sia dato di provare: il miracolo della libertà.
Norberto Bobbio
Per vent’anni l’Italia è stata governata da un regime fascista in cui ogni dialettica democratica era stata abolita. E successivamente un unico partito, la Democrazia cristiana, ha monopolizzato, soprattutto in Sicilia, il potere, sia pure affiancato da alleati occasionali, fin dal giorno della Liberazione. Dal canto suo, l’opposizione, anche nella lotta alla mafia, non si è sempre dimostrata all’altezza del suo compito, confondendo la lotta politica contro la Democrazia cristiana con le vicende giudiziarie nei confronti degli affiliati a Cosa Nostra, o nutrendosi di pregiudizi: “Contro la mafia non si può far niente fino a quando al potere ci sarà questo governo con questi uomini.
Giovanni Falcone
Il 25 aprile. Una data che è parte essenziale della nostra storia: è anche per questo che oggi possiamo sentirci liberi. Una certa Resistenza non è mai finita.
Enzo Biagi
L’Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incoltura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a contribuire a questa marcescenza è, ora, il fascismo.
Pier Paolo Pasolini
Canzoni da ascoltare il 25 aprile
Concludiamo con una lista di canzoni da ascoltare il 25 aprile: ad esempio “Auschwitz”, conosciuta anche come “La canzone del bambino nel vento”, di Francesco Guccini che racconta l’orrore nei campi di concentramento, a “La guerra di Piero” di Fabrizio De André, brano che si racconta essergli stato ispirato dalla storia di un suo zio deportato nei campi di concentramento. Una canzone che racconta degli ultimi momenti di un soldato, Piero, che preso da un attimo di umanità esita nel colpire un nemico che tuttavia non gli ricambia il favore.
E ancora, “Il mio nome è mai più” del trio Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù, oppure “Follie preferenziali” di Caparezza, mentre la musica internazionale ci ha regalato capolavori come “Blowin’ in the wind” - con cui Bob Dylan si concentra su dolore e violenza che hanno subito le vittime dei vari conflitti o “Give Peace a Chance” di John Lennon.
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