Ford offre lavoro, stipendi oltre i €100.000. Servono 5.000 meccanici, urgentemente

Alessandro Nuzzo

13 Novembre 2025 - 21:30

L’appello lanciato dal CEO Jim Farley: ci sono 5.000 posizioni aperte che Ford non riesce a coprire.

Ford offre lavoro, stipendi oltre i €100.000. Servono 5.000 meccanici, urgentemente

Il settore manifatturiero, nonostante i proclami e le promesse di impegno di Donald Trump, resta in difficoltà negli Stati Uniti. Permane infatti un divario evidente tra il numero di posti di lavoro disponibili nelle fabbriche e il numero di persone disposte a occuparli. Sembra quasi che negli Stati Uniti nessuno abbia più voglia di sporcarsi le mani in fabbrica e mancano istituti capaci di formare gli operai del futuro. A riportare nuovamente a galla questa criticità è stato Jim Farley, CEO di Ford, che ospite del podcast «Office Hours: Business Edition» ha rivelato che l’azienda non riesce a trovare operai meccanici.

Farley ha spiegato che Ford ha 5.000 posizioni aperte come meccanici con uno stipendio straordinario di 120.000 dollari, quasi il doppio del salario medio di un lavoratore americano, ma nonostante ciò non riesce a trovare personale qualificato.

«Siamo nei guai nel nostro Paese. Non ne parliamo abbastanza», ha dichiarato Farley alla conduttrice. «Abbiamo oltre un milione di posti vacanti in lavori critici: servizi di emergenza, autotrasporti, operai, idraulici, elettricisti e artigiani. È una cosa molto seria». Il problema infatti non riguarda solo Ford, ma l’intero settore manifatturiero, che soffre una grave carenza di formazione e manodopera.

Il presidente Donald Trump, nella sua agenda economica, aveva stabilito tra le priorità il rilancio del settore manifatturiero negli Stati Uniti, ma stando ai numeri aggiornati il comparto continua a mostrare segnali di debolezza.

Negli Stati Uniti nessuno vuole fare lavori manuali

Secondo le stime preliminari del Bureau of Labor Statistics, ad agosto il settore manifatturiero statunitense contava ancora oltre 400.000 posizioni scoperte, nonostante un tasso di disoccupazione salito al 4,3%, più alto rispetto agli anni precedenti. A confermare la gravità della situazione è anche uno studio 2024 del Manufacturing Institute insieme a Deloitte: più della metà delle 200 aziende intervistate ha indicato il reclutamento e la fidelizzazione del personale come la principale sfida da affrontare.

Come incentivare quindi le persone a intraprendere lavori più manuali? Il CEO di Ford ha spiegato che l’azienda sta cercando di aumentare i salari, eliminando la fascia più bassa e accettando di offrire un incremento del 25% in quattro anni ai lavoratori, come previsto dall’accordo con il sindacato United Auto Workers nel 2023.

Ma non basta, perché secondo Farley la radice del problema è la mancanza di formazione e istruzione adeguata. «Non abbiamo scuole professionali», ha detto. «Non stiamo investendo nell’educazione di una nuova generazione di persone come mio nonno, che non aveva nulla, ma riuscì a costruire una vita da classe media e un futuro per la sua famiglia».

La Generazione Z però potrebbe offrire un aiuto inatteso. Le nuove generazioni infatti si stanno allontanando sempre più dal tradizionale percorso universitario per scegliere le scuole professionali. Solo l’anno scorso le iscrizioni ai percorsi tecnici sono aumentate del 16%, raggiungendo il livello più alto da quando viene registrato questo dato.

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