Il Fondo StudioSì, parte del PON ricerca e innovazione, mette a disposizione un massimo di 50.000 euro a interessi zero agli studenti del mezzogiorno.
La carriera universitaria, o comunque di specializzazione, permette a coloro che scelgono di seguirla di potersi trovare di fronte a migliori aspettative lavorative in futuro. Tuttavia uno dei problemi più comuni al riguardo è spesso legato ai costi, non solo dovuti agli atenei, ma necessari per poter proseguire gli studi da fuori sede, quindi relativi a trasporti, vitto, alloggio, e bollette.
Il Fondo StudioSì, parte del PON ricerca e innovazione promosso dal MIUR e co-finanziato con fondi europei, offre la possibilità di accedere a un finanziamento a tasso zero fino a 50.000 euro totali per gli studenti del mezzogiorno o per coloro che desiderano trasferirsi da altre regioni nelle zone previste dal PON, proponendosi così come alternativa alle borse di studio, con lo scopo di incentivare il ritorno allo studio o il non abbandono.
Cos’è il Fondo StudioSì
Si tratta di un fondo parte del PON Ricerca e Innovazione 2014-2020 del Ministero dell’Università e della Ricerca e co-finanziato dal Fondo Sociale Europeo e gestito dalla Banca Europea degli Investimenti, ovvero la BEI. In Italia l’intermediario finanziario selezionato dalla BEI è il Gruppo BCC ICCREA. Chi rientra nelle caratteristiche previste e volesse usufruire del fondo in questione dovrà rivolgersi a una delle filiali del gruppo.
Ideato con lo scopo di supportare i giovani durante il loro percorso di studi, mette a disposizione un finanziamento variabile, fino a un totale massimo di 50.000 euro, per coloro che sono interessati a proseguire nella loro carriera studentesca in percorso di istruzione terziaria, quali:
- lauree a ciclo unico;
- magistrali;
- master;
- scuole di specializzazione accreditate.
Non può venire richiesto per le lauree triennali, i dottorati di ricerca e scuole di specializzazione mediche dove sono previste borse di studio o retribuzioni, o gli anni fuori corso, che sarà necessario pagare in maniera autonoma. Per poterne usufruire inoltre è necessario rientrare nelle regioni del mezzogiorno previste dal fondo e perseguire uno dei percorsi di studi considerato coerente con la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente.
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Chi può richiederlo
La richiesta può essere inviata da chiunque, compresi gli studenti già iscritti a un percorso universitario o specialistico accreditato. Infatti si potranno utilizzare i fondi per il periodo di studi residuo. È necessario però rispettare alcune caratteristiche.
Viene richiesto che gli studenti siano o residenti in una delle seguenti regioni del mezzogiorno, in quel caso il fondo può venire utilizzato da loro anche per il proseguimento degli studi in qualsiasi luogo d’Italia o all’estero, oppure a quegli studenti che desiderino proseguire gli studi in una delle regioni in questione, ovvero:
- Campania;
- Calabria;
- Puglia;
- Basilicata;
- Sardegna;
- Abruzzo;
- Sicilia;
- Molise.
È inoltre richiesto che il percorso di studi rientri in quelli previsti dalla Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente, ovvero in una delle seguenti aree:
- Salute;
- Tecnologie per ambienti di vita;
- Mobilità sostenibile;
- Fabbrica intelligente;
- Comunità intelligenti, sicure, e inclusive;
- Tecnologie per patrimonio culturale;
- Agrifood;
- Blue Growth;
- Aerospazio;
- Design, creatività, e made in Italy;
- Energia;
- Chimica verde.
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Cosa prevede
Il Fondo mette a disposizione in maniera immediata un massimo di 10.000 euro all’anno che possono arrivare fino a 50.000 euro totali, senza che sia necessario avere garanzie patrimoniali o di terzi. Il prestito è a tasso zero, e si avrà la possibilità di iniziare a pagarlo dopo un periodo di sospensione che non può cominciare oltre il 31 dicembre 2025.
È previsto che vengano coperte non solo le spese universitarie, ma anche i costi di soggiorno, viaggio, trasporto, vitto, e acquisto degli strumenti necessari per poter proseguire lo studio, come libri di testo, computer o altri dispositivi, e connessione a internet.
Coloro che sceglieranno di beneficiare del fondo dovranno accettare di sottoporsi a un programma di monitoraggio, durante il quale, ogni semestre, sarà richiesto di fornire i seguenti materiali:
- un attestato del regolare pagamento delle tasse universitarie;
- un secondo attestato che confermi il raggiungimento di 20 CFU, per il semestre, o dell’80% degli esami previsti nei 6 mesi. Per coloro che seguono master o percorsi di specializzazione, viene richiesta come minimo la frequenza all’80% del corso.
Come inviare la domanda
Per poter inviare la domanda basta rivolgersi a una delle filiali facenti parte del gruppo BCC ICCREA, avendo cura di fornire la documentazione richiesta:
- codice fiscale e documento di identità;
- certificato di residenza in una delle regioni previste, rilasciato dal Comune;
- attestato di iscrizione, preiscrizione, o ammissione al corso di studi dell’Ateneo di interesse, oppure nel caso in cui le tasse dovute fossero già state pagate, la copia del certificato di iscrizione e i dati relativi ai pagamenti sostenuti.
Per trovare la filiale più vicina o si se vuoi ricevere informazioni approfondite puoi utilizzare il form disponibile direttamente sul portale del gruppo.
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