Fondo garanzia Pmi, 200 milioni di euro per lo sviluppo d’impresa: come funziona e a chi si rivolge

Claudia Cervi

13/07/2022

13/07/2022 - 12:05

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Sbloccati 200 milioni di euro a garanzia di obbligazioni per lo sviluppo delle Pmi. Il decreto attuativo del Mise stabilisce come funziona il Fondo garanzia Pmi e a chi si rivolge.

Fondo garanzia Pmi, 200 milioni di euro per lo sviluppo d’impresa: come funziona e a chi si rivolge

Il decreto attuativo del Mise sblocca 200 milioni di euro per garantire le obbligazioni che Pmi e Mid-cap emettono a fronte della realizzazione di piani di sviluppo aziendale. Definiti i requisiti e le condizioni per accedere alla garanzia. Vediamo come funziona il Fondo garanzia Pmi.

Fondo garanzia Pmi: la normativa di riferimento

Il decreto Sostegni bis (n. 73/2021) ha previsto la creazione di un’apposita sezione del Fondo di garanzia Pmi per garantire portafogli di obbligazioni emesse da Pmi. Per il suo funzionamento era atteso da mesi il decreto attuativo, approvato il 20 maggio 2022 dal ministero dello Sviluppo Economico e pubblicato il 7 luglio nella Gazzetta Ufficiale n. 157.

Il Fondo garanzia Pmi offre garanzie sui portafogli di obbligazioni, coprendo una quota di perdite fino a un importo massimo di 100 milioni di euro nel 2021 e di 100 milioni di euro nel 2022.

Come funziona il Fondo di garanzia Pmi

Possono accedere alla garanzia le Pmi e le Mid-cap con un massimo di 499 dipendenti che emettono obbligazioni e minibond per finanziare la crescita senza ricorrere al credito bancario.

Le obbligazioni emesse devono rispettare cinque requisiti:

  • la sottoscrizione deve essere successiva alla data della delibera del Consiglio di gestione di accoglimento della richiesta di garanzia della Sezione speciale ed entro la data di chiusura;
  • la durata deve essere non superiore a 120 mesi;
  • l’importo del portafoglio deve essere compreso tra 2 e 8 milioni di euro, con importo per ciascuna obbligazione non superiore al 5% dell’ammontare complessivo del portafoglio di obbligazioni;
  • devono essere connesse alla realizzazione di programmi qualificati di sviluppo aziendale o costituiti per almeno il 60% da spese e costi per investimenti in attivi finanziari, materiali e immateriali ammortizzabili;
  • non devono essere assistite da altre garanzie, reali o assicurative.

L’ammontare complessivo dei portafogli di obbligazioni, invece, deve essere compreso tra 20 e 150 volte l’importo minimo di ciascuna obbligazione.

Le garanzie del Fondo

L’intervento del Fondo può avvenire tramite la concessione di una garanzia diretta o di una controgaranzia.

La garanzia diretta può coprire l’80% della perdita di ogni singola obbligazione. Se la garanzia è richiesta su un importo fino all’80% del valore delle obbligazioni del portafoglio, la copertura arriva al 100% della perdita registrata sulla quota della singola obbligazione inclusa nel portafoglio, entro i limiti massimi di copertura stabiliti dal decreto del Mise.

La controgaranzia del Fondo viene offerta in favore del soggetto finanziatore attraverso due modalità:

  • con il versamento di un cash collateral, in misura non inferiore a 1/4 della copertura della Sezione speciale;
  • attraverso protezione del credito di tipo personale, con una copertura che varia in base alla rischiosità del portafoglio calcolata attraverso la probability of default media, come definita dal decreto del Mise.

Come ottenere la garanzia sulle obbligazioni

Dal 22 luglio 2022, il Consiglio di gestione del Fondo di garanzia renderà note le modalità operative per accedere alla garanzia che saranno pubblicate sui siti del Mise e del Fondo di garanzia.

Le domande saranno valutate nell’ordine cronologico di presentazione e verranno successivamente approvate nei limiti delle risorse finanziarie disponibili.

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