Fondo Credito Inps: cos’è, costi, come iscriversi e perché è importante

Claudio Garau

13 Gennaio 2023 - 13:31

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Il Fondo Credito Inps prevede prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, che versano al Fondo stesso un’apposita contribuzione. Vediamo da vicino come funziona.

Fondo Credito Inps: cos’è, costi, come iscriversi e perché è importante

Forse non tutti sanno dell’esistenza del cosiddetto Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali - ovvero il Fondo Credito Inps - istituito con la legge n. 662 del 1996 contenente misure di razionalizzazione della finanza pubblica. Proprio nel sito web dell’istituto di previdenza, e in particolare nell’area relativa alle prestazioni e servizi, vi è un approfondimento su questo Fondo, che si distingue per erogare numerose prestazioni creditizie e sociali ai dipendenti pubblici, i quali versano al Fondo stesso un’apposita contribuzione come finanziamento.

Di esso parleremo nel corso di questo articolo, soffermandoci sui vari aspetti di rilievo e considerando chi può iscriversi e con quali spese, ma soprattutto vedremo perché l’iscrizione al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali è importante, anche in considerazione della richiesta di anticipo TFR e TFS all’Inps. Ecco i dettagli.

Fondo Credito Inps: di che si tratta?

Se ci si chiede che cos’è esattamente il Fondo Credito Inps, la risposta è molto semplice: è un fondo mutualistico e solidaristico tra i dipendenti pubblici, avente la finalità di fornire un consistente numero
di servizi e prestazioni. Pensiamo ad es. a borse di studio, prestiti, mutui, ospitalità in convitti e case di riposo, assistenza ad anziani e disabili, master e dottorati per gli iscritti ed i figli di iscritti.

Come spiega anche l’istituto di previdenza, il Fondo citato costituisce un esempio virtuoso di credito che produce ricchezza per gli stessi utenti e di welfare. Il Fondo si alimenta attraverso la mutualità, ovvero con risorse proprie che non toccano la fiscalità generale. Ecco perché proprio l’istituto di previdenza ha già più volte sottolineato i vantaggi di questa opportunità.

Sono anche i numeri che, in sintesi, spiegano perché il Fondo Credito Inps merita attenzione. Infatti, detto meccanismo eroga prestazioni a oltre 3 milioni di iscritti e loro familiari per un totale di oltre 10 milioni di beneficiari e un miliardo e mezzo l’anno di servizi erogati. Ribadiamo che questi ultimi sono del tutto autofinanziati senza alcun costo per la fiscalità generale. Di ciò si trova indicazione proprio nel sito web dell’Inps.

Chi sono i destinatari?

Al Fondo Credito Inps sono obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori del settore pubblico appartenenti alla gestione ex INPDAP. Come ricorda Inps nel suo sito web, fino al maggio 2008 fu data la facoltà di iscrizione volontaria al Fondo anche per i dipendenti e pensionati di tutte le amministrazioni pubbliche non iscritti in precedenza. Di seguito, anche come conseguenza delle pressioni svolte dai sindacati, le regole hanno riaperto alla possibilità di aderire al Fondo Credito Inps, dal 20 agosto 2021 al 20 febbraio dello scorso anno, per quei lavoratori e pensionati di tutte le amministrazioni pubbliche che alla data del primo gennaio 2020 non fossero già iscritti.

Inoltre, al momento l’istituto ricorda che possono iscriversi volontariamente al Fondo Credito Inps coloro che dopo il 20 febbraio dello scorso anno sono stati assunti o trasferiti presso enti pubblici non rientranti nelle gestioni ex INPDAP, entro 30 giorni dall’assunzione o dal trasferimento. Possono iscriversi anche i dipendenti prossimi al pensionamento, iscritti a una Cassa differente dalla Gestione dipendenti pubblici - e possono farlo entro l’ultimo giorno di lavoro.

In particolare, colui che ha i requisiti per farlo può iscriversi online al Fondo della Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, usando come riferimento la pagina web “Adesione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali”.

Non solo. Importante ricordare che gli iscritti che intendono continuare ad aderire al Fondo Credito Inps anche dopo la data di uscita dal mondo del lavoro per pensionamento, devono esercitare l’opzione entro l’ultimo giorno di servizio.

Costi del Fondo

L’iscrizione al Fondo, considerando i servizi e benefici che quest’ultimo riserva, non è gratuita. Chi intende aderire deve perciò ricordare che vi sono aliquote ad hoc, a valere come prelievo per l’iscrizione. In particolare in tema di trattenuta sul trattamento economico percepito:

  • l’aliquota contributiva corrisponde allo 0,35% della retribuzione contributiva e pensionabile del lavoratore assunto a tempo indeterminato. E, come spiega Inps nel suo sito web, la trattenuta si applica per ciascun mese sulla retribuzione degli iscritti al Fondo Credito Inps. Rimarchiamo che il prelievo in oggetto è obbligatorio e vale sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, ma non ha niente a che vedere con la contribuzione trattenuta per finalità di previdenza. Detto contributo è infatti aggiuntivo e specifico per il Fondo.
  • i pensionati che durante la loro carriera hanno lavorato nel settore pubblico alle dipendenze, versano lo 0,15% della pensione.

Si tratta certamente di prelievi di portata molto ridotta, specie se confrontati con l’ampiezza dei benefici e delle prestazioni cui possono aver diritto gli iscritti al Fondo Credito Inps.

Il meccanismo del finanziamento

Sul piano del finanziamento dell’istituto in oggetto, c’è un punto molto importante da aver ben chiaro. Infatti le prestazioni creditizie e sociali sono finanziate solo con:

  • i contributi dei dipendenti pubblici;
  • il reinvestimento dei proventi derivanti da mutui e prestiti.

Rimarchiamo allora che le prestazioni comprese nel quadro del Fondo Credito Inps sono autofinanziate, con l’evidente vantaggio che neanche un euro viene sottratto alle altre Gestioni pensionistiche o alle casse dello Stato.

Ciò che deve essere ben chiaro è che tutti gli iscritti contribuiscono con importi ridotti, che però sommati assieme creano il patrimonio del Fondo. Interessante anche considerare che gli interessi dei mutui e prestiti si aggiungono alle quote versate, con un effetto moltiplicatore, come se gli iscritti fossero i soci di un istituto di credito.

Prestazioni e benefici: alcuni chiarimenti

Nuove prestazioni sono periodicamente immesse nell’ambito del Fondo Credito Inps, a rispondere alle esigenze del momento. Pensiamo ad es. alla recente introduzione di un programma di screening per la prevenzione oncologica gratuita, che consente di risparmiare notevolmente considerato che solo il valore di questa prestazione è maggiore del contributo annuo versato.

Nell’insieme, il Fondo mette a disposizione degli iscritti un consistente numero di prestazioni di:

  • formazione (borse di studio, master post-lauream, formazione scolastica all’estero, corsi di lingue, dottorati di ricerca);
  • credito (mutui e prestiti);
  • ospitalità residenziale e soggiorni formativi (ad es. soggiorni studio in Italia e all’estero);
  • tutela delle persone non autosufficienti e per la tutela della salute (ad es. ricovero in strutture, assistenza domiciliare, case albergo per anziani e non solo).

Utile ricordare inoltre che i detti benefici:

  • sono erogati a favore degli iscritti a seguito di pubblicazione di bandi pubblici ad hoc,
  • ai quali possono partecipare tutti gli iscritti al Fondo in possesso dei requisiti previsti.

Le graduatorie sono poi stabilite sulla scorta dei criteri indicati in ogni bando. Per fare un rapido esempio pratico, nel caso delle borse di studio è considerato il merito scolastico ed ha particolare rilievo la situazione reddituale più modesta. Mentre per l’assegnazione di prestiti e mutui, sussistendo i requisiti di cui ai relativi regolamenti, è possibile fare domanda servendosi dei servizi ad hoc sul portale dell’istituto di previdenza.

Come rimarca l’Inps nei suoi approfondimenti nel sito ufficiale, il Fondo Credito Inps in oggetto è dinamico perché nuove prestazioni sono via via inserite per rispondere alle esigenze che emergono nel contesto sociale ed economico del nostro paese. Gli interessati possono comunque conoscere dettagliatamente le varie prestazioni, consultando le brochure informative.

Richiesta di anticipo TFS e TFR

Non dimentichiamo infine un altro dettaglio molto importante: l’iscrizione al Fondo Credito menzionato è fondamentale anche ai fini della richiesta di anticipo TFS e TFR all’Inps. Proprio così: i pensionati che hanno scelto di aderire al Fondo Credito Inps, dal primo febbraio potranno avere subito tutta la buonuscita all’1%.

Questo perché l’istituto di previdenza si è attivato in merito all’anticipo buonuscita. In particolare, lo scorso novembre sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione Inps alcuni provvedimenti in tema di erogazione di anticipazioni ordinarie del TFS e TFR agli iscritti alla Gestione unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali, ed oggi l’Inps prevede la facoltà per tutti i pensionati - che hanno aderito al Fondo Credito entro il 31 agosto dell’anno di cessazione - di poter appunto conseguire dal prossimo primo febbraio l’anticipo di tutta la buonuscita (TFS/TFR) al tasso di interesse all’1%, più una tantum 0,50% di spese di amministrazione.

Perciò si tratta di una novità importante per i pensionati pubblici con iscrizione al Fondo Credito Inps, perché da inizio febbraio l’anticipo del TFS e del TFR - maturati presso la PA - potrà avvenire anche con una nuova prestazione creditizia a carico della Gestione Unitaria del Credito e Welfare.

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