Fondimpresa: dalla cassa integrazione alla riqualificazione dei lavoratori in dieci mesi

Dario Colombo

26 Giugno 2023 - 08:00

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Grazie ai fondi dell’Avviso 3/2023 di Fondimpresa i lavoratori in cassa integrazione potranno riqualificarsi in 10 mesi. Ne abbiamo parlato con la vicepresidente Annamaria Trovò.

La formazione dei lavoratori in cassa integrazione è al centro dell’ottava puntata di Talk Formazione Continua, il format di Money.it con il supporto di Fondimpresa e Associazione Lavoro Over 40 dedicato alla formazione professionale e alle opportunità di crescita per i lavoratori e le aziende.

Un argomento di estrema attualità, dato che è correlato all’Avviso 3/2023, rilasciato da Fondimpresa in tempi record, dopo la pubblicazione del decreto ministeriale che restituisce ai fondi interprofessionali il prelievo forzoso operato dal 2015 a loro danno, come ha spiegato la vicepresidente di Fondimpresa Annamaria Trovò nella videointervista realizzata da Money.it il 20 giugno.

Si tratta di 65,5 milioni di euro che vengono messi a disposizione per la formazione (in 10 mesi) dei lavoratori in cassa integrazione grazie a una dotazione aggiuntiva di cui Fondimpresa può disporre.

La dotazione è figlia di un provvedimento di legge collocato nelle iniziative straordinarie per i lavoratori che decide la restituzione di un prelievo forzoso in essere dal 2015 ai danni dei fondi interprofessionali, che non ricevevano più interamente lo 0,30% della contribuzione dovuta come previsto, ma una cifra decurtata da un prelievo, inizialmente destinato a finanziare la Cassa integrazione in deroga, ma successivamente rimasto.

Il meccanismo di restituzione conferisce ai Fondi una quota del prelievo forzoso, che in totale vale 120 milioni di euro l’anno.

Per Fondimpresa la restituzione è di 62 milioni di euro, sia per il 2022, sia per il 2023.

Formazione, domande al via il 12 settembre

Il nuovo Avviso 3/2023 di Fondimpresa, dunque, stanzia 65,5 milioni di euro per la formazione del personale in cassa integrazione.

La finestra per presentare le domande di finanziamento va dal 12 settembre di quest’anno al 1 febbraio 2024.

Potranno presentare domanda di finanziamento e realizzare i piani formativi le imprese aderenti a Fondimpresa, ma anche gli enti già iscritti nell’elenco dei soggetti proponenti qualificati da Fondimpresa.

Dopo aver ricevuto i fondi, gli enti e le aziende idonee avranno 10 mesi per riqualificare i lavoratori in cassa integrazione attraverso percorsi di upskilling e reskilling. A tal proposito, Anna Maria Trovò ha affermato:

“i tempi non sono lunghissimi, c’è una certa rigidità sia nella presentazione delle domande, sia nella realizzazione della formazione. Il decreto che ci ha assegnato le risorse è rigido sotto questo aspetto, impone infatti di formare i lavoratori in soli 10 mesi, quindi sono percorsi che hanno un inizio e una fine certi, proprio per fare in modo che creino risposte vincenti per i lavoratori, per le imprese, per l’economia, per il sociale”.

La formazione dei lavoratori in cassa integrazione

Come specificato, il nuovo avviso viene indirizzato solamente alla formazione dei lavoratori in cassa integrazione, che deve essere completata in 10 mesi.

Riguardo un eventuale ampliamento alla platea anche ai disoccupati e agli inoccupati Trovò ha sottolineato che Fondimpresa ha iniziato il 2023 con un avviso da 10 milioni di euro finalizzati alle politiche attive del lavoro, poi ha rilasciato l’Avviso 2/2023, per le competenze di base dei lavoratori, ossia quelle trasversali, che servono a tutti. L’avviso per i lavoratori in cassa integrazione completa dunque il quadro.

Il punto, semmai, per Trovò, è che queste risorse diventino strutturalmente disponibili per fondi interprofessionali:

“recuperare integralmente la sua dotazione contributiva, quella che le imprese versano, significherebbe avere ogni anno 60 milioni in più a disposizione della formazione”.

Il punto di riferimento è l’avviso 1/2023 per le politiche attive,

“che sperimentiamo per la terza volta nel 2023 e vanta notevoli successi nel creare lavoro stabile e certificato, ossia quello che ha le caratteristiche per durare, per rendere solida l’azienda, e creare figure professionali che dentro e fuori dall’azienda abbiano possibilità di crescita”.

Fondi per una cassa integrazione veramente costruttiva

Riguardo l’accoglienza che ci si attende che le imprese possano riservare alle possibilità di finanziare la formazione dei lavoratori in cassa integrazione, Annamaria Trovò nota come dal Covid in poi ci siano stati numerosi interventi, cospicui stanziamenti per fronteggiare la crisi, compresa una riforma degli ammortizzatori sociali, riscontrando però più di una difficoltà nel sistema Paese a operare concretamente sulle politiche attive del lavoro, comprese quelle che afferiscono al PNRR.

Il tempo della cassa integrazione, invece, dovrebbe essere utilizzato per consentire ai lavoratori di effettuare quell’aggiornamento necessario per le nuove necessità lavorative.

“Pensiamo che un avviso di questo tipo, finalizzato a formare i lavoratori, per evitare che la cassa integrazione sia un percorso a perdere, di stampo assistenziale, possa essere apprezzato dalle imprese. Dobbiamo occuparci delle crisi creando opportunità di crescita per le imprese e i lavoratori”.

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