Il fascino dei titoli di Stato americani sta svanendo. Il calo del convenience yield sui Treasury di lungo termine indebolisce la fiducia globale e aumenta il costo del debito USA.
Per decenni, i titoli di Stato americani, i famosi Treasury, hanno goduto di uno status unico nel sistema finanziario globale: una combinazione di sicurezza, liquidità e accettazione così ampia da essere considerati “quasi denaro”. Questo vantaggio si è tradotto in uno sconto implicito nel costo del debito per il governo USA, noto agli economisti come convenience yield.
In termini semplici, detenere titoli di Stato USA è così comodo — come strumento di riserva, collaterale o copertura — che gli investitori sono disposti ad accettare un rendimento inferiore a quello di altri asset simili. Questo “privilegio esorbitante”, come lo definiva de Gaulle, ha permesso agli Stati Uniti di finanziare il proprio debito pubblico a tassi più bassi rispetto a qualsiasi altro Paese.
Secondo un recente studio di Viral Acharya e Toomas Laarits della NYU, il convenience yield sta subendo un’erosione, soprattutto sulle scadenze lunghe. Lo shock dei dazi commerciali del 2025 ha aumentato la correlazione tra bond e azioni, riducendo la funzione di “assicurazione” che i Treasury bond a lungo termine svolgevano nei portafogli globali. [...]
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