Ferrero investe $100 milioni in marketing e porta il Kinder Bueno al Super Bowl

Giorgia Paccione

14 Ottobre 2025 - 10:30

Il colosso dolciario di Alba punta agli Stati Uniti con una campagna multimilionaria: il Kinder Bueno debutta al Super Bowl, mentre Nutella e Ferrero Rocher si preparano ai Mondiali 2026.

Ferrero investe $100 milioni in marketing e porta il Kinder Bueno al Super Bowl

Ferrero scommette sugli Stati Uniti e lo fa con una delle mosse più ambiziose della sua storia: un piano di marketing da oltre 100 milioni di dollari legato a due dei più grandi eventi mediatici al mondo, il Super Bowl e i Mondiali di calcio. L’azienda, che negli ultimi anni ha intensificato la propria espansione nel mercato nordamericano, utilizzerà queste piattaforme per “reintrodurre Ferrero in America”, come ha spiegato Michael Lindsey, Chief Business Officer di Ferrero North America.

La strategia parte a febbraio con il debutto assoluto di Kinder Bueno durante il Super Bowl, il palcoscenico pubblicitario più seguito e costoso al mondo. Lo spot, affidato all’agenzia Anomaly, segnerà la prima volta in cui il brand Kinder sarà protagonista di un evento sportivo di tale portata.

La campagna coinciderà con il lancio di due nuove varianti del prodotto (cioccolato fondente e bianco) e sarà accompagnata da espositori dedicati e confezioni in edizione limitata nei punti vendita.

Ferrero prepara il suo anno record in Nord America

Dopo il Super Bowl, la seconda fase della campagna scatterà in primavera, in vista dei Mondiali di calcio 2026 che si terranno tra Stati Uniti, Canada e Messico. Ferrero prevede una serie di iniziative promozionali e pubblicitarie legate a oltre venti marchi del gruppo, tra cui Nutella, Ferrero Rocher e i gelati Wells. Le pubblicità saranno trasmesse prima e dopo le partite, nei momenti di massima attenzione, e saranno accompagnate da un’ampia operazione a scaffale, con packaging unificato e promozioni incrociate.

Vogliamo che il pubblico americano scopra la varietà dei nostri marchi e capisca che Ferrero non è solo Nutella o Ferrero Rocher, ma un intero universo di prodotti”, ha dichiarato Lindsey. L’obiettivo è far sì che chi ama un brand del portafoglio diventi un consumatore abituale di più prodotti Ferrero, rafforzando la riconoscibilità complessiva dell’azienda.

Secondo i dati diffusi dal gruppo, Ferrero è oggi la terza azienda dolciaria degli Stati Uniti, dietro a Hershey e Mars, con una crescita delle vendite del 4,5% nell’ultimo anno. Kinder, arrivato sul mercato americano nel 2019, ha già superato i 500 milioni di dollari di fatturato.

Investimenti produttivi e crescita sostenibile

L’ambiziosa strategia di marketing è sostenuta da una solida base industriale. Negli ultimi anni, infatti, Ferrero ha potenziato in modo significativo la propria capacità produttiva in Nord America. Dopo l’apertura del primo stabilimento dedicato al cioccolato a Bloomington, in Illinois, l’azienda ha investito ulteriori 445 milioni di dollari nell’impianto canadese di Brantford, destinato alla produzione di Nutella Biscuits e cioccolatini Ferrero Rocher. Solo questo ampliamento porterà alla creazione di 500 nuovi posti di lavoro.

La forza lavoro del gruppo negli Stati Uniti è già passata da poche centinaia di dipendenti a oltre 4.000, grazie a investimenti in stabilimenti in Pennsylvania, Georgia, Arizona e Illinois. Questa rete produttiva consente di accorciare le catene di approvvigionamento e garantire una risposta rapida alla domanda generata da campagne ad alta esposizione come quelle del Super Bowl e dei Mondiali.

Dai grandi schermi al carrello della spesa

La scommessa, dunque, non si limita alla pubblicità: Ferrero sta costruendo una presenza radicata nel continente, combinando comunicazione, innovazione di prodotto e capacità produttiva. Come sottolineato da Lindsey, “il Super Bowl è il veicolo perfetto per farci conoscere da milioni di persone in un solo momento”. Ma la vera sfida sarà trasformare quei picchi di attenzione in relazioni durature con i consumatori.

Il progetto Ferrero in Nord America rappresenta infatti una lezione di marketing integrato che insegna a usare i grandi eventi sportivi non solo per farsi vedere, ma per entrare nei rituali quotidiani delle persone. Il Super Bowl e i Mondiali restano tra i pochi momenti capaci di unire milioni di spettatori davanti allo stesso schermo, e Ferrero punta proprio su quella dimensione collettiva per far diventare Kinder Bueno e Nutella parte della cultura del consumo americana.

Dalla tradizione di Alba ai maxi schermi del Super Bowl, l’azienda italiana porta con sé la sua storia e la sua capacità di innovare. E se la strategia funzionerà, il 2026 potrebbe essere ricordato come l’anno in cui Ferrero è riuscita a trasformare i momenti più iconici della cultura pop americana in un trampolino per consolidare la sua posizione nel mercato dolciario più competitivo al mondo.

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