Febbre dengue arrivata in Italia: sintomi, come difendersi e differenza con West Nile

Giorgia Bonamoneta

19 Agosto 2023 - 21:56

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L’incubo zanzare in Italia porta, oltre il virus West Nile, la febbre dengue. Si tratta di una febbre virale che può manifestarsi con sintomi gravi. Ecco quali sono e come difendersi.

Febbre dengue arrivata in Italia: sintomi, come difendersi e differenza con West Nile

Sono decine i casi di febbre dengue segnalati in Italia. L’estate 2023 è stata segnata da caldo, zanzare e il ritorno di virus stagionali (ovvero che di diffondono facilmente nella bella stagione) come il virus West Nile. A questi si aggiunge anche l’arrivo di dengue. Quali sono i sintomi per riconoscere l’infezione?

Come spiega Epicentro, strumento dell’Istituto superiore di sanità, la febbre dengue è di origine virale ed è causata da ben quattro virus simili. Come la febbre West Nile, anche la febbre dengue si trasmette all’essere umano a partire dalle zanzare. Sono però diverse le specie di zanzare: per la febbre West Nile è la Culex comune, mentre per la febbre dengue le zanzare vettori sono la zanzara Aedes aegypti e la zanzara Aedes albopictus.

Ancora oggi non esiste un trattamento specifico per dengue e, nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono autonomamente in due settimane. Anche se rari, esiste la possibilità di contrarre una forma più grave di febbre dengue. Questa si manifesta con emorragie gravi e collassi di organi, tali da risultare fatali. Per evitare di correre il rischio, ci sono diversi modi per prevenire e difendersi dall’infezione.

Quali sono i sintomi?

I virus Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4 causano quella che è diventata nota come febbre dengue. La malattia, che sfoga in una febbre di 5-6 giorni dal momento della puntura della zanzara, arriva a temperature molto alte. La febbre è accompagnata da una serie di altri sintomi, come:

  • mal di testa
  • dolori intorno e dietro agli occhi
  • dolori muscolari e alle articolazioni
  • nausea e vomito
  • irritazione della pelle

Al momento non esiste un trattamento specifico per la dengue. Come scrive Epicentro infatti, nella maggior parte dei casi le persone guariscono completamente in due settimane. Possono però essere applicate cure di supporto come riposo assoluto e farmaci per abbassare la febbre.

Nei casi più gravi, come quando si presenta in forma emorragica, la prassi è seguita in ospedale per evitare il collasso e, in rari casi, la morte.

Come difendersi?

Sono attualmente in studio diversi vaccini, ma fino al momento della loro messa in commercio è bene sapere come difendersi dall’infezione.

La prevenzione più efficace è evitare le punture di zanzare. Come per il virus West Nile, per prevenire la febbre dengue serviranno alcune accortezze contro gli insetti vettori del virus. In questo caso la prevenzione può essere applicata in maniera semplice.

Tra i consigli per prevenire le punture di zanzara troviamo:

  • indossare abiti di colore chiaro che coprano la maggior parte del corpo;
  • una protezione notturna dalle zanzare, come una zanzariera intorno al letto;
  • uso di repellenti cutanei;
  • uso di insetticidi nelle abitazioni;
  • zanzariere installare su porte e finestre;
  • evitare attività all’aperto nel tardo pomeriggio.

Qual è la differenza con West Nile?

La febbre West Nile è causata dal virus West Nile. Si tratta di una febbre virale anch’essa, ma trasportata da una zanzara diversa, ovvero la Culex. A cambiare tra febbre dengue e febbre West Nile sono tanti elementi, a partire dalla comparsa dei sintomi. I tempi di West Nile sono infatti più dilatati, ma soprattutto nella maggior parte die casi l’infezione è asintomatica.

A rischio sono le persone anziane e le categorie “fragili”, ovvero chi ha un disturbo immunitario, patologie croniche, malattie renali o persone sottoposte a trapianto. I sintomi vanno dal mal di testa al disorientamento per la febbre alta; nei casi più gravi si possono sviluppare meningiti ed encefaliti.

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