Crédit Agricole Consumer Finance e Fiat Chrysler Automobiles hanno esteso la loro joint venture in FCA Bank fino a dicembre 2024. Con i risultati del secondo trimestre l’appuntamento è per mercoledì 31 luglio.
Crédit Agricole Consumer Finance, uno dei principali attori sul mercato europeo del credito al consumo, e Fiat Chrysler Automobiles hanno raggiunto un accordo per prolungare la loro joint venture paritetica in FCA Bank fino al 31 dicembre 2024.
“Il rinnovo della partnership tra Crédit Agricole Consumer Finance e FCA getta le basi per rafforzare ulteriormente la redditività di FCA Bank, continuando la sua offerta di servizi finanziari best-in class”, riporta la nota congiunta.
In avvio di ottava le azioni FCA non fanno registrare variazioni di rilievo a 11,998 euro, -0,07% rispetto al dato precedente. Il saldo trimestrale delle azioni FCA segna un rosso del 9,3% mentre rispetto a un anno fa le azioni valgono il 21 per cento in meno.
FCA Bank: accordo si rinnoverà automaticamente
Il rinnovo dell’accordo consentirà a FCA Bank di ampliare l’offerta di noleggio e di mobilità innovativa completando la propria gamma di prodotto.
Le condizioni dell’accordo sono sostanzialmente identiche a quelle dell’intesa attualmente in vigore, “che ha permesso a FCA Bank, di raddoppiare i suoi volumi e più che triplicare i suoi risultati netti dall’inizio di questa partnership, gestendo al tempo stesso in modo efficiente costi e rischi”.
Al fine di preservare il valore e la redditività a lungo termine di FCA Bank, “l’accordo sarà automaticamente rinnovato, a meno che l’intenzione di non rinnovarlo venga comunicata tre anni prima della scadenza dell’intesa”.
In caso di mancato rinnovo, si attiverebbero diritti di “put” e “call” che potrebbero portare all’acquisizione di FCA Bank da parte di FCA.
FCA: in arrivo risultati secondo trimestre, attesa debolezza
La casa automobilistica ha fatto sapere che i risultati relativi il secondo trimestre del 2019 saranno presentati mercoledì 31 luglio 2019.
Mediobanca Securities si aspetta «una debole seconda trimestrale 2019 rispetto allo scorso anno, come già anticipato dalla società”.
Inoltre, “vediamo un certo rischio al ribasso sulla guidance» 2019 «che sta ancora ipotizzando un Ebit in aumento rispetto al 2018 nonostante una riduzione che stimiamo possa superare 600 milioni di euro nel primo semestre. Rating neutral invariato».
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