Fattura elettronica Ue obbligatoria, tappe e scadenze

Patrizia Del Pidio

26 Settembre 2025 - 11:06

In attesa dell’entrata in vigore della fattura elettronica obbligatoria dal 1° luglio 2030, quali sono le tappe e le scadenze intermedie per l’attuazione del pacchetto VIDA?

Fattura elettronica Ue obbligatoria, tappe e scadenze

La strategia di attuazione della riforma approvata lo scorso marzo sulla fattura elettronica Ue obbligatoria è stata pubblicata il 24 settembre dalla Commissione Europea. La pubblicazione dà una maggiore concretezza al pacchetto VIDA che, pur essendo previsto per un futuro non immediato, prevede scadenze e tappe intermedie.

La fattura elettronica dal 1° luglio 2030 diventa obbligatoria anche per le operazioni tra imprese dell’Unione europea ed entro il 2035 i sistemi dei diversi Stati membri dovranno adeguarsi al modello comune. Lo scopo della riforma è quello di attuare una modernizzazione dell’Iva all’interno dell’Ue con benefici economici che in dieci anni potrebbero arrivare a 214 miliardi di euro grazie alla riduzione delle frodi e alla riduzione dei costi di conformità.

I tre pilastri del pacchetto VIDA

L’attuazione del pacchetto prevede l’articolazione in tre pilastri fondamentali:

  • passaggio alla fatturazione elettronica;
  • piattaforma che gestisce il regime Iva e che attribuisca la responsabilità diretta ai marketplace per facilitare la vendita dei
  • servizi (se a vendere il bene o il servizio è un privato sarà direttamente la piattaforma a raccogliere e versare l’Iva);
    registrazione unica dell’Iva.

Le prossime tappe dell’attuazione

Anche se l’obiettivo finale della fatturazione elettronica Ue obbligatoria è fissato al 2030, il primo step si è realizzato il 14 aprile 2025: da questa data è scattata l’autorizzazione per gli Stati membri di introdurre la fatturazione elettronica a livello domestico. L’Italia in questo ambito era già un passo avanti grazie alle deroghe ottenute.

Quali sono le prossime tappe? La roadmap prevede che:

  • dal 1° gennaio 2027 entrino in vigore le prime modifiche ai regimi Ioss e Oss;
  • dal 1° luglio 2028 la responsabilità dell’Iva è delegata alle piattaforme di intermediazione di trasporti e affitti brevi e si introdurrà la registrazione unica, che includerà anche il meccanismo dell’inversione contabile;
  • dal 1° luglio 2030 la rendicontazione elettronica avverrà in tempo reale grazie alle e-fatture obbligatorie per tutte le operazioni B2B.

Cosa devono fare gli Stati membri?

Il successo dell’attuazione del pacchetto VIDA dipende in larga parte dalla capacità degli Stati membri di adeguarsi alla novità adeguando per tempo le infrastrutture informatiche al nuovo Vies, ovvero alla piattaforma europea per lo scambio dei dati per le operazioni Iva. Per il Vies le tappe sono state già previste:

  • entro il 2026 saranno fornite le specifiche tecniche;
  • entro il 2027 si provvederà allo sviluppo;
  • entro il 2029 saranno effettuati i test sulle funzionalità;
  • a luglio 2030 l’avvio del sistema.

Iscriviti a Money.it