Fattura elettronica per forfettari, regole e obblighi per il 2024

Patrizia Del Pidio

19 Febbraio 2024 - 18:08

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Cambiamenti importanti per la fattura elettronica per i contribuenti forfettari nel 2024, visto che ormai l’obbligo di utilizzo riguarda tutti.

Fattura elettronica per forfettari, regole e obblighi per il 2024

Dal 1° gennaio 2024 è scattato l’obbligo di utilizzo della fattura elettronica per tutti, anche per quei contribuenti che hanno aderito al regime forfettario e che fino ad ora ne sono rimasti esclusi. Il 1° gennaio 2024 segna il termina del regime transitorio per la fattura cartacea di cui hanno potuto beneficiare i contribuenti forfettari che nell’anno 2021 hanno avuto compensi e ricavi non superiori a 25.000 euro. Tutti i lavoratori autonomi dal prossimo anno, avranno l’obbligo di emettere le fatture elettroniche per le operazioni effettuate.

Adesso anche chi aveva evitato l’obbligo da luglio 2022 a dicembre 2023 a causa dei ricavi sotto una certa soglia nel 2021, è tenuto all’utilizzo della fattura elettronica dall’inizio del 2024

Con la fine del 2023, di fatto, per i forfettari si conclude la possibilità di utilizzare, a determinate condizioni, le fatture cartacee e l’obbligo della fatturazione elettronica sarà esteso a tutti.

Fattura elettronica obbligatoria per tutti

Tra le novità più importanti, c’è l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche alle partite IVA in regime forfettario, attualmente escluse (come tutti quelli che si trovano in un regime agevolato). L’ampliamento della platea dei soggetti obbligati comporterebbe, da parte del Fisco, una visione ancora più estesa delle operazioni effettuate.

Con l’entrata in vigore dell’obbligo della fatturazione elettronica, era stato previsto un regime transitorio solo per i contribuenti forfettari che nel corso del 2021 aveva avuto compensi e ricavi inferiori a 25.000 euro. Regime transitorio che si è concluso il 3 dicembre 2023.

Per chi nel corso del 2022 aveva fatturato più di 25.000 euro, quindi, non è scattato l’obbligo di fatturazione elettronica dal 1° gennaio 2023, ma dal 1° gennaio 2024. Questa problematica, emersa a fine 2022, ha di fatto rimandato l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti quelli che ne sono rimasti esclusi a luglio 2022, direttamente all’inizio del prossimo anno.

Fatturazione elettronica obbligatoria per tutti dal 2024

A prescindere dalle problematiche emerse nel passato, dall’inizio del 2024 è obbligatorio per tutti, anche per i contribuenti forfettari fino a ora esclusi, emettere la fattura elettronica per ogni operazione.

Come procedere per chi non ha mai emesso questa tipologia di fatturazione? Si può utilizzare il servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate a cui è possibile accedere dalla propria area personale cliccando sulla sezione “Fattura elettronica”.

In alternativa il contribuente può utilizzare qualsiasi altro servizio a pagamento messo a disposizione dagli operatori di mercato.

Muoversi per tempo

Dal 1° gennaio non possono più essere emesse fatture cartacee e proprio per chi fino a ora non ha mai emesso fatture elettroniche è il caso di muoversi per recepire la novità e dotarsi degli idonei strumenti per l’emissione del nuovo formato di fatture.

Per chi ha una partita Iva che non movimenta troppi corrispettivi, mantenere le spese basse è essenziale e proprio per questo l’idea migliore è quella di approfittare del servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate che permette non solo di trasmettere le fatture, ma anche di conservarle e consultarle al bisogno direttamente dalla propria area riservata del portale.

Tra i pro della novità da tenere in considerazione:

  • la conservazione sostitutiva dei documenti, che comporta anche un risparmio sui costi di stampa;
  • il processo della contabilizzazione dei dati più rapido;
  • una maggiore efficienza nei rapporti commerciali tra clienti e fornitori.

L’obbligo di fattura elettronica esteso ai forfettari, qualora venisse confermato, si applicherebbe solo alle partite IVA stabiliti in Italia, per chi risiede e opera all’estero resterebbe un adempimento facoltativo.

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