Europa tra gas e geopolitica: il difficile addio all’energia russa entro il 2027

Redazione Money Premium

1 Giugno 2025 - 07:10

L’UE accelera verso l’indipendenza energetica da Mosca, ma ostacoli politici, economici e infrastrutturali rendono incerto l’obiettivo di vietare il gas russo entro fine decennio

Europa tra gas e geopolitica: il difficile addio all’energia russa entro il 2027

Dalla crisi energetica scatenata dall’invasione dell’Ucraina nel 2022, l’Unione Europea ha compiuto passi significativi per liberarsi dalla storica dipendenza dal gas russo. Ma l’ambizioso piano per eliminare completamente le importazioni di gas naturale e GNL russo entro il 2027 si scontra con una realtà complessa, fatta di interessi divergenti, limiti infrastrutturali, volatilità dei mercati e scenari geopolitici ancora incerti.

Ad oggi, nonostante un netto calo delle forniture via gasdotto, la Russia continua a coprire circa il 19% del fabbisogno di gas dell’Unione Europea, attraverso il gas liquefatto e il corridoio del TurkStream, che attraversa la Turchia per rifornire l’Europa centrale. È un dato che mostra chiaramente come, al di là degli annunci politici, la dipendenza da Mosca non sia ancora stata del tutto superata.

La Commissione Europea, consapevole della necessità di rendere strutturale il disaccoppiamento energetico, ha recentemente presentato una roadmap dettagliata. Entro la fine del 2027, Bruxelles propone di vietare tutte le importazioni di gas russo sotto contratti esistenti, mentre già entro il 2025 vorrebbe introdurre il divieto di stipulare nuovi accordi o acquistare gas russo sul mercato spot. È un piano ambizioso che, sulla carta, mira a tagliare ogni legame con Mosca in materia di energia fossile. [...]

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