L’Europa è già in lockdown: le varianti Paese per Paese

Mario D’Angelo

01/11/2020

01/11/2020 - 15:40

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Quasi tutti i Paesi europei hanno istituito una qualche forma di lockdown. Quale sceglierà l’Italia?

L’Europa è già in lockdown: le varianti Paese per Paese

Tutta l’Europa, o quasi, è ormai in lockdown. Ad eccezione di Spagna e Italia, tutti i grandi Paesi del continente hanno istituito una forma totale o leggera di confinamento. In questo articolo riassumiamo le varianti di lockdown applicati nei vari Stati europei.

L’Europa è già in lockdown

Con il nuovo DPCM di novembre, l’Italia sarà solo uno degli ultimi Paesi europei a istituire misure ancora più restrittive in vista dell’esplosione di contagi della seconda ondata e, soprattutto, del periodo ancora più duro che rischia di profilarsi con l’arrivo dell’inverno.

Dopo l’Irlanda, prima in Europa ad istituire un nuovo lockdown in forma più leggera, diversi Paesi hanno applicato confinamenti sui propri territori. Francia, Germania, Regno Unito (e poi Italia?): ogni Stato ha messo in atto una variante diversa, a seconda della propria situazione epidemiologica. Ecco quali sono.

Austria

L’Austria ha approvato uno dei lockdown più duri. Sono stati chiusi bari e ristoranti, cinema e teatri. Stop totale ai matrimoni e coprifuoco serale e notturno dalle 20 alle 6. Rimangono tuttavia aperte scuole, negozi e parrucchieri.

Belgio

In Belgio, uno dei Paesi più colpiti, sono chiuse tutte le attività non essenziali e lo smart working, laddove possibile, è obbligatorio. Non è possibile uscire di casa dopo le 22. Vietati eventi pubblici e feste. Piscine e palestre sono chiuse. Vige l’obbligo di indossare sempre la mascherina fuori casa.

Francia

In Francia, primo grande Paese europeo a istituire di nuovo il lockdown, è possibile andare in ufficio solo se lo smart working non è possibile.

I motivi validi a uscire dall’abitazione sono pochi: oltre al lavoro o a scuola, ci sono l’acquisto di beni di prima necessità, assistenza medica e un’ora al giorno di esercizio. Le attività non essenziali, ristoranti e bar compresi, sono chiusi, ma per questi ultimi è consentito il cibo da asporto.

Germania

Dopo gli accorati appelli della cancelliera Angela Merkel sulla responsabilità dei cittadini, la Germania ha istituito la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri, palestre, piscine. Anche qui è consentito il servizio di asporto per le attività di ristorazione.

I pernottamenti in hotel sono consentiti solo per motivi di lavoro. I contatti sociali sono limitati a due nuclei familiari, per un massimo di 10 persone. Scuole, negozi e parrucchieri rimangono aperti. Consentite le funzioni religiose e i cortei.

Grecia

Situazione sostanzialmente tranquilla per la Grecia, tranne che per la zona rossa che comprende anche Atene e Salonicco. Lì è stato istituito il coprifuoco notturno e la chiusura di un mese per bar, ristoranti, palestre e cinema.

Irlanda

Smart-working quando possibile, negozi non essenziali chiusi. Anche qui sono aperte scuole e asili, vietate invece le riunioni al chiuso. Consentito l’incontro fra un massimo di due nuclei familiari.

Olanda

Obbligo di chiusura per tutti i negozi entro le ore 20. Mascherina sempre obbligatoria, anche all’aperto. Bar e ristoranti possono servire solo da asporto. Il telelavoro è solo una raccomandazione

Regno Unito

Nel Regno Unito Boris Johnson è stato criticato perché, dopo aver voluto la Brexit, nella lotta al coronavirus segue le mosse di Francia e Germania.

Da giovedì 5 sarà applicato un nuovo lockdown in Inghilterra per la durata di oltre un mese.

E l’Italia?

Spagna e Italia, nonostante rimanga in vigore lo stato d’emergenza, sono gli unici due grandi Paesi europei a non avere istituito un lockdown. Anche se le cose, almeno per l’Italia, potrebbero cambiare già lunedì prossimo con l’arrivo del nuovo DPCM.

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