Come diversificare il portafoglio con un ETF sulle terre rare

Redazione ETF

12 Dicembre 2023 - 17:38

condividi

Analizziamo insieme uno dei migliori ETF sulle terre rare per il 2024, studiandone le principali caratteristiche, pro e contro.

Come diversificare il portafoglio con un ETF sulle terre rare

Gli ETF sulle terre rare sono fondi a gestione passiva che investono sulle società che traggono la maggior parte dei loro profitti dall’estrazione e dalla lavorazione delle terre rare e dei metalli strategici come il cobalto, il cromo e il palladio. Tali società non includono solo le aziende minerarie, ma anche raffinerie e imprese specializzate nel riciclaggio di questi elementi.

Le terre rare comprendono 17 metalli di difficile estrazione, ciascuno con caratteristiche uniche. Tra questi, troviamo nomi come cerio, disprosio, erbium, europium, gadolinio, itterbio, ittrio, lantanio, lutezium, neodimio, olmio, praseodimio, promessio, samario, scandio, terbio e tullio. Investire direttamente in questi metalli può essere complicato, ma gli ETF rappresentano una soluzione accessibile ed efficiente.

In questo articolo, esamineremo da vicino uno dei migliori ETF sulle terre rare per il 2024, analizzando le caratteristiche, performance passate e prospettive future. Sarà un viaggio informativo alla scoperta delle opportunità di investimento in un settore che promette di essere al centro dell’attenzione finanziaria nell’anno a venire. [...]

Money

Questo articolo è riservato agli abbonati

Abbonati ora

Accedi ai contenuti riservati

Navighi con pubblicità ridotta

Ottieni sconti su prodotti e servizi

Disdici quando vuoi

Sei già iscritto? Clicca qui

​ ​

Argomenti

# ETF

Iscriviti a Money.it