Esenzione IMU abitazione principale. 3 casi pratici in vista della scadenza di dicembre

Andrea Amantea

2 Novembre 2025 - 07:19

I Comuni sono stati sollecitati a effettuare controlli sugli immobili per i quali è stata applicata l’esenzione

Esenzione IMU abitazione principale. 3 casi pratici in vista della scadenza di dicembre

In vista del pagamento dell’IMU in scadenza al 16 dicembre, chi ha acquistato la sua abitazione principale nel secondo semestre 2025, potrebbe chiedersi se sia tenuto o meno al pagamento del tributo e dunque quali siano i requisiti da rispettare per sfruttare l’esenzione per l’immobile acquistato.

L’esenzione non opera in termini assoluti e bisogna prestare attenzione a quelle situazioni borderline che potrebbero far scattare i controlli da parte degli Enti Locali per quegli immobili che nell’uso effettivo rappresentano più una seconda casa piuttosto che un’abitazione principale.

Vediamo in quali casi è legittima l’esenzione per l’abitazione principale e in quali situazioni invece il versamento dovrà essere effettuato.

L’esenzione IMU per l’abitazione principale

Il comma 741 della Legge 160/2019, Legge di bilancio 2020, in materia di IMU, contiene una specifica definizione di abitazione principale.

Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e i componenti del suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente. Nel caso in cui i componenti del nucleo familiare abbiano stabilito la dimora abituale e la residenza anagrafica in immobili diversi situati nel territorio comunale o in comuni diversi, le agevolazioni per l’abitazione principale e per le relative pertinenze in relazione al nucleo familiare si applicano per un solo immobile scelto dai componenti del nucleo familiare (..).

Tale impostazione è stata censurata dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 209/2022.

Sentenza che ha rivisto la definizione di abitazione principale, definendola: il luogo dove il soggetto passivo ha la residenza anagrafica e la dimora abituale.

Nei fatti, non rileva più il luogo di residenza e dimora degli altri membri della famiglia. Cosicché, due coniugi o i componenti dell’unione civili potranno sfruttare l’esenzione per entrambe le proprie abitazioni principali.

Tre casi pratici di esenzione IMU

In alcuni casi il contribuente potrebbe avere dei dubbi sull’applicabilità dell’esenzione.

Da qui, è corretto affermare che, fermo restando la qualifica di immobile non di lusso, l’esenzione opera:

  • per l’unico immobile abitazione principale ;
  • per i due immobili abitazione principale dei coniugi in Comuni diversi;
  • per i due immobili abitazione principale dei coniugi nello stesso Comune.

È da escludere la doppia esenzione ad esempio, in ipotesi di: due immobili in Comuni diversi e dimora abituale in comune tra coniugi nello stesso immobile ( e residenza diversa); in tale caso l’esenzione vale solo per l’immobile in cui uno dei coniugi ha sia la residenza anagrafica che la dimora.

Infine, si ricorda che con la stessa sentenza sopra citata, la Corte Costituzionale ha chiamato i Comuni e le altre autorità preposte a effettuare adeguati controlli sul possesso dei requisiti per l’esenzione. Per cui è necessario verificare attentamente il possesso dei requisiti per avere l’esenzione.

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# IMU

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